Reddito di Inclusione 2018: nuova guida Inps, le regole principali

Pubblicato il 21 Febbraio 2018 alle 15:41 Autore: Daniele Sforza
Reddito di inclusione 2018: nuova guida Inps

Reddito di Inclusione 2018: nuova guida Inps, le regole principali.

Con una nuova guida pubblicata sul proprio sito l’Inps ha fornito le informazioni principali sul reddito di inclusione 2018. Comunicando peraltro che tra il 1° dicembre 2017 e il 2 gennaio 2018 sono già pervenute 75.885 domande di ammissione al beneficio. Entrato in vigore dal 1° gennaio 2018, il Rei è uno strumento voluto dal Governo per contrastare la povertà e agevolare le famiglie svantaggiate sotto l’aspetto economico.

Reddito di inclusione 2018: cos’è

Va ricordato che il reddito di inclusione non riguarda solo un trattamento economico per quei nuclei familiari che vivono in condizioni economiche disagiate; ma si avvale in contemporanea anche di un progetto di reinserimento professionale e sociale.

Dal punto di vista economico, nella nuova guida Inps, s’informa che l’importo dell’assegno mensile varia in base alla dimensione del nucleo familiare; nonché “dallo scostamento del reddito da una determinata soglia di accesso”. L’erogazione di questo importo dipende dalla valutazione della situazione economica e dall’adesione al progetto di reinserimento sociale e professionale di cui sopra.

In quanto alle tempistiche, il limite massimo di erogazione è di 18 mesi. Trascorso questo lasso di tempo, il Rei potrà essere rinnovato per altri 12 mesi, ma solo una volta che siano passati 6 mesi dalla cessazione del godimento della prestazione.

Reddito di inclusione 2018: requisiti

Con una sintetica infografica, l’Istituto ha riepilogato i requisiti generici per avere accesso alla misura. Eccoli elencati.

  • Essere cittadini Ue o cittadini di Paesi terzi con permesso di soggiorno;
  • Essere residenti in Italia da almeno 2 anni;
  • Reddito Isee non superiore a 6.000 euro;
  • Isre non superiore a 3.000 euro;
  • Valore patrimonio immobiliare non superiore a 20.000 euro;
  • Valore patrimonio mobiliare non superiore a 10.000 euro.

Oltre ai requisiti generici, bisogna prestare attenzione anche a certi requisiti familiari. Tra le condizioni che devono sussistere al momento della presentazione della domanda, deve essere presente almeno una delle seguenti:

  • Presenza componente under 18;
  • O persona disabile;
  • Oppure donna in stato di gravidanza;
  • Presenza di una persona over 55 disoccupato.

Inoltre il Rei non è cumulabile con altri trattamenti come la Naspi o altri ammortizzatori sociali di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria. Per avere il beneficio, i soggetti non devono possedere autoveicoli o motoveicoli immatricolati la prima volta nei 24 mesi prima della richiesta; tranne quelli per cui è prevista un’agevolazione fiscale per le persone disabili. Infine il soggetto non deve possedere imbarcazioni di diporto.

Reddito di Inclusione 2018: Carta Rei: come averla.

Reddito di inclusione 2018: informazioni su Isr

L’Inps informa che l’indicatore della situazione reddituale viene calcolato togliendo dai redditi le spese di affitto fino a un massimo di 7.000 euro, più eventuali 500 euro supplementari per ogni figlio successivo al secondo. Ai redditi viene detratto anche il 20% del reddito da lavoro dipendente, fino a un massimo di 3.000 euro.

Inoltre la soglia Isr è pari a 3 mila euro, ma si legge che per quanto riguarda la prima applicazione la copertura è solo al 75%. Sintetizzando, ecco un riepilogo delle soglie in base al numero dei componenti che costituiscono il nucleo familiare.

Componenti nucleo familiare Soglia di riferimento per la prima applicazione Beneficio massimo mensile
1 2.250,00 euro 187,50 euro
2 3.532,50 euro 294,38 euro
3 4.590,00 euro 382,50 euro
4 5.535,00 euro 461,25 euro
5+ 5.824,80 euro 485,40 euro

Reddito di inclusione 2018: modalità di accesso

I soggetti aventi i requisiti di cui sopra possono accedere al reddito di inclusione compilando l’apposito modulo disponibile sul sito dell’Inps. Oltre alla domanda, bisognerà presentare ai Comuni o ai punti di accesso segnalati dagli stessi anche un’attestazione Isee valida.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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