Elezioni politiche, i flussi elettorali secondo IPSOS

Pubblicato il 8 Marzo 2018 alle 12:17 Autore: Gianni Balduzzi
elezioni politiche

Elezioni politiche, i flussi elettorali secondo IPSOS

La lunghissima analisi elettorale di IPSOS sulle ultime elezioni politiche prosegue con il rilevamento dei flussi. Ovvero chi hanno votato gli elettori delle forze politiche del 2013.

Emerge subito la dispersione del voto del centrosinistra, che è rimasto al PD solo nel 43% dei casi. Il 22% di quegli elettori si è astenuto. Ben il 14% ha votato M%S, e il 5% il centrodestra

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Maggiore fedeltà tra i grillini, il 76% rimane nell’alveo del partito. Da segnalare solo il 10% che va al centrodestra e il 9% che va agli astenuti.

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Dal centrodestra è la Lega a raccogliere il testimone della coalizione, che in ogni caso si ritrova con l’86% di conferme, moltissimo. Il 41% dei votanti del centrodestra del 2013 sceglie la Lega, un terzo Forza Italia, il 12% FdI o Noi per l’Italia. Solo l’8% il Movimento 5 Stelle

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Dalla coalizione Monti voto molto sparso, il 38% va al centrosinistra, il 28% al centrodestra, il 13% al M5S, e un notevole 16% l’astensione

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Gli astenuti della volta scorsa, invece, in maggioranza continuano a rinunciare al voto, per il 79%. Chi va a votare sceglie soprattutto il centrodestra, l’8%, e il Movimento 5 Stelle, il 7%.

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Interessante la scelta dei neo-maggiorenni che nel 2013 non avevano votato. Moltissimi, il 36%, si astengono.

Ma tra chi è andato alle urne la maggioranza ha preferito il M5S, con il 26%, poi il il centrodestra con il 18%, e il centrosinistra con il 17%.

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Elezioni politiche, ma il Movimento 5 Stelle da qualche parte perde voti

C’è anche l’analisi geografica del voto nell’analisi di IPSOS.

E ci dice che c’è stata una spaccatura netta in queste elezioni.

Basti pensare che se valutassimo solo il Nord Italia il trionfo del M5S non sarebbe stato affatto tale.

Il movimento perde in tutto il Piemonte, la Liguria, il Veneto e Friuli. Ma il Sud, con avanzate in doppia cifra, più che compensa.

Al contrario il centrodestra cresce moltissimo nel Centro-Nord, soprattutto fuori dalle grandi città, ma perde  sostegno in Campania e Puglia e a Catania, dove era più forte.

Il centrosinistra v amale ovunque tranne che in alcune aree del Nord, a Milano, Bergamo, Torino, dove addirittura cresce. Probabilmente anche per l’apporto di voti centristi che hanno compensato l’emorragia di voti di sinistra o delusi

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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