Buoni fruttiferi di Poste Italiane: calcolo e interessi dei cartacei

Pubblicato il 10 Aprile 2018 alle 13:08 Autore: Daniele Sforza
Buoni fruttiferi di Poste Italiane: come calcolare

Buoni fruttiferi di Poste Italiane: calcolo e interessi dei cartacei.

I buoni fruttiferi postali sono un’esclusiva di Poste Italiane, sono emessi da Cassa Depositi e Prestiti e sono garantiti dallo Stato. Rappresentano un prodotto di investimento più sicuro rispetto ad altri perché sono sempre rimborsati al valore nominale e non risentono delle oscillazioni sul mercato. Inoltre non hanno spese di collocamento, gestione e rimborso; in qualsiasi momento è possibile richiedere il rimborso del capitale investito; e infine vanta una tassazione agevolata al 12,50%. I buoni fruttiferi postali sono disponibili nella classica forma cartacea e in forma dematerializzata; ma essendo un prodotto di investimento è bene sapere come effettuare il calcolo su rendimenti e interessi.

Buoni fruttiferi di Poste Italiane: come calcolare il rendimento

Calcolare il rendimento dei buoni postali è un’operazione molto semplice che si può fare tranquillamente online. Come? Recandosi sull’apposita pagina dedicata messa a disposizione dal sito di Poste Italiane, così come da quello di Cassa Depositi e Prestiti.

Nella premessa, prima del calcolatore virtuale, si leggono le istruzioni relative al calcolo. Per effettuarlo bisogna selezionare la tipologia del buono, la data di sottoscrizione, l’importo e la data di rimborso. Si potrà così scoprire il rendimento e gli interessi maturati nel tempo.

Ovviamente si tratta solamente di un applicativo informativo. Nella descrizione della pagina è infatti scritto che rendimento, condizioni e modalità di sottoscrizione e di rimborso restano quelli fissati dai provvedimenti di emissione dei Buoni Fruttiferi Postali pubblicati in Gazzetta Ufficiale.

Poste Italiane: Bfp, rimborso integrale è possibile.

Buoni fruttiferi di Poste Italiane: come calcolare il valore

Come scritto sopra, sarà possibile conoscere il valore dei buoni fruttiferi postali anche consultandone le condizioni di sottoscrizione. Si tratta di quel riepilogo informativo che viene messo a disposizione al futuro titolare del buono al fine di renderlo consapevole della natura del suo investimento. E quindi del valore del buono che andrà a sottoscrivere, del calcolo degli interessi e del rendimento.

Va precisato che esistono differenti tipologie di buono, ognuno con delle caratteristiche particolari. Pertanto, a seconda del buono sottoscritto, si avrà diritto a certi tassi di rendimenti. Anche i tempi di maturazione degli interessi possono cambiare in base alla durata dei buoni. Questi ultimi possono infatti essere a breve, medio e lungo termine. Ovviamente, maggiore sarà la durata del buono, più alti saranno gli interessi. Ma al tempo stesso sarà più lunga l’attesa per la riscossione.

Per farsi un’idea è possibile consultare queste informazioni sul sito delle Poste, nelle pagina dedicata ai buoni. Per ciascuno di essi sono infatti pubblicate delle tabelle che aiuteranno a comprendere tempistiche di maturazione e valore degli interessi e dei rendimenti.

Buoni fruttiferi di Poste Italiane: il rimborso

Il vantaggio dei buoni fruttiferi postali è che sono sempre rimborsabili. Come spiega la guida di Poste Italiane, il capitale viene sempre rimborsato al 100%, al netto degli eventuali oneri di natura fiscale. Di contro gli interessi non sono corrisposti qualora il rimborso avvenga prima che sia trascorso un certo numero di mesi dalla sottoscrizione. Al tempo non esiste la possibilità che il valore del rimborso di un Buono sia inferiore al valore nominale dello stesso.

Ovviamente si precisa che i buoni fruttiferi postali cartacei sono caratterizzati dall’indivisibilità. Pertanto non potranno essere rimborsati parzialmente.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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