Europa League: il ritorno dei materassai, l’Atletico Madrid torna a sognare

Pubblicato il 17 Maggio 2018 alle 17:39 Autore: Lorenzo Annis
Atletico Madrid albo d'oro Europa League winners

Europa League: il ritorno dei materassai, l’Atletico Madrid torna a sognare

Sono tornati. O forse non se ne sono mai andati per davvero. L’Atletico Madrid nella piovosa notte di Lione ha sollevato al cielo la sua terza Europa League nella storia, battendo con un perentorio 3-0 il Marsiglia.

Per i colchoneros si tratta del primo trionfo dall’agosto 2014, quando vinsero la Supercoppa spagnola battendo il Real Madrid.

Europa League: Griezmann e la sua rivincita personale

Nemo propheta in patria”.

Trattasi di uno dei detti più celebri in assoluto: “Nessuno è profeta in patria”.

Ma Antoine Griezmann non sembra pensarla allo stesso modo. Meglio così.

Le petit diable sforna l’ennesima prestazione fantastica della sua (forse ormai conclusa) vita rojiblanca.

Due gol che portano l’ambita coppa sulla sponda biancorossa del Manzanarre, sei anni l’ultima volta, quando a Bucarest fu un’altra grandiosa doppietta, stavolta dell’indimenticato Falcao, a far trionfare l’Atleti.

Probabilmente Grizou ha ripensato a lungo a quella nefasta notte di Milano, a quel rigore calciato sulla traversa, a quella coppa dalle grandi orecchie sfuggitagli da davanti per un soffio.

Forse è per questo che il numero sette ha deciso di ergersi a protagonista assoluto della serata giustiziando due volte il Marsiglia, rivale di quel Lione sua squadra del cuore che lo scartò da ragazzino.

Si è trattato probabilmente del suo regalo d’addio a quel popolo che l’ha coccolato e osannato per quattro lunghe stagioni.

Europa League: un altro trionfo in barba all’estetica

E’ stata la vittoria dell’Atletico Madrid e ovviamente di Diego Pablo Simeone, mandato al confino in tribuna dall’UEFA causa squalifica.

E’ il suo sesto titolo in sei anni e mezzo alla guida dei madrileni, il terzo a livello europeo.

L’ultimo trionfo del “Cholismo”, che tanti italiani erroneamente traducono in “catenaccio”, non sapendo che si tratta di molto di più, ovvero di non mollare mai, di buttare il cuore oltre l’ostacolo sempre e comunque contro tutti e preferire di conseguenza la concretezza all’estetica, soprattutto quando hai a disposizione una rosa corta e sfiancata dai tanti impegni ravvicinati nel finale di stagione.

In un’epoca in cui nel calcio si pretende lo spettacolo prima di tutto, Simeone e i suoi trionfano portando avanti le loro idee, piacciano o non piacciano. E Forse è proprio questo il bello.

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Europa League: Il coronamento del sogno del Niño

In conclusione è stata soprattutto la serata del Niño, Fernando Torres.

Lui, nato colchonero, come ogni bimbo sognava di vincere un trofeo con la sua squadra del cuore. A 34 anni e dopo aver vinto tutto in campo europeo e mondiale finalmente ci è riuscito, alla penultima partita con quei colori indosso.

Domenica sera quando lascerà il terreno del “Wanda Metropolitano” lo farà con il trofeo più importante a livello sentimentale, come lui stesso ha dichiarato e probabilmente l’ultimo di una lunga e gloriosa carriera.

Europa League: provaci ancora, Cholo

L’Atletico a prescindere da questa vittoria, l’anno prossimo sarà nuovamente ai nastri di partenza della Champions League.

Le finali perse contro i rivali cittadini nel 2014 e nel 2016 bruciano ancora per come sono avvenute, ragion per cui la possibilità di poter disputare una finale in casa al “Wanda Metropolitanosembra essere un’occasione per scrivere un’altra pagina di storia, stavolta magari a lieto fine.

Il Cholo vuole provarci ancora.

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L'autore: Lorenzo Annis

Nato il 1° luglio del 1996, è nel Termometro Politico dal 2017. Scrive prevalentemente di sport dividendosi tra pallone e pedali, le sue più grandi passioni sportive.
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