Elezioni Comunali 2018: cosa e dove rischiano Pd e M5S

Pubblicato il 6 Giugno 2018 alle 16:59 Autore: Giuseppe Spadaro
Elezioni Comunali 2018 cosa e dove rischiano Pd e M5S

Elezioni Comunali 2018: cosa e dove rischiano Pd e M5S

Domenica 10 giugno quasi 7 milioni di italiani saranno chiamati al voto per il turno di elezioni amministrative. In 761 comuni italiani, di cui 20 capoluoghi, saranno rinnovati sindaci e consigli comunali. In caso di ballottaggio si tornerà al voto domenica 24 giugno. Si vota ad Ancona che è capoluogo di regione e 19 capoluoghi di provincia. Come sono distribuiti? Cinque al Nord: Brescia, Sondrio, Treviso, Vicenza, Imperia. Cinque al centro Italia: Massa, Pisa, Siena, Teramo, Terni, Viterbo. Mentre sono sei nell’Italia meridionale: Avellino, Barletta, Brindisi, Catania, Messina, Ragusa, Siracusa, Trapani.

Elezioni Comunali 2018, sindaci uscenti

Si tratta di un test politicamente importantissimo. Dopo il voto del 4 marzo i partiti e le forze politiche nazionali devono misurarsi. Inevitabilmente c’è chi vedrà accrescere il proprio consenso e chi perderà terreno. A Ragusa il sindaco uscente è del M5S. Mentre Messina ha come primo cittadino Renato Accorinti eletto a capo di una coalizione di sinistra e di un movimento contrario alla costruzione del Ponte sullo Stretto. Brindisi, Teramo e Trapani sono state accompagnate al voto dal commissario straordinario, a seguito di giunte di centrodestra. A Trapani il commissario si è insediato visto che l’unico sfidante rimasto in corsa alle comunale non era riuscito a superare il 50%. Anche a Terni e Barletta già amministrate dal PD vanno al voto dopo il commissariamento. A Terni a causa del dissesto finanziario. A Barletta per dissidi interni alla maggioranza tra il sindaco Cascella e la sua maggioranza.

Elezioni Comunali 2018, la scommessa del PD

Il PD dunque corre il serio rischio di uscire fortemente e ulteriormente ridimensionato dopo la batosta elettorale del 4 marzo. Attraversa inoltre una fase in cui non spicca una netta leadership interna e infatti gli stessi attori nazionali non sembrano protagonisti nelle sfide per la campagna elettorali. Le elezioni comunali 2018 potrebbero far registrare il crollo del PD anche in luoghi storicamente governati dal centrosinistra. Ciò rappresenterebbe un ulteriore campanello d’allarme per una forza politica chiamata quasi a rifondare se stessa dopo i fasti del 2014 quando alle elezioni politiche ha raccolto il 40% dei voti.

Elezioni Comunali 2018, M5S alla prova del nord

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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