Governo 2018: obbligo vaccini, arriva la proroga della scadenza

Pubblicato il 26 Giugno 2018 alle 15:28 Autore: Guglielmo Sano
governo 2018

Governo 2018: obbligo vaccini, arriva la proroga della scadenza

Il governo sta lavorando a una proroga riguardante i vaccini obbligatori per frequentare le scuole materne e dell’infanzia nel prossimo anno scolastico. Il primo termine per presentare la documentazione è scaduto a febbraio. Allo stato dei fatti, le famiglie che non hanno fatto prevenire agli istituti la certificazione possono regolarizzare la propria posizione entro il 10 luglio. Tuttavia, nelle intenzioni dell’esecutivo ci sarebbe quella di far slittare la data fino a fine anno.

Dunque, potrebbero essere concessi 5 mesi in più ai genitori per ottenere i documenti originali relativi alle avvenute vaccinazioni; hanno comunque dovuto presentare un’autocertificazione nei mesi scorsi. In tal modo, nessun bambino, dai 6 anni in giù, dovrebbe rischiare di essere escluso dagli istituti scolastici. Per ufficializzare il rinvio si pensa a una semplice circolare più che a un decreto.

Governo 2018: obbligo vaccini, arriva la proroga della scadenza

Il contratto di governo sottoscritto da Movimento 5 Stelle e Lega prevede – senza citarlo – di modificare il decreto Lorenzin; obiettivo trovare un maggiore equilibrio tra “diritto alla salute” e “diritto all’istruzione”. Da precisare che il provvedimento era stato ritenuto opportuno in seguito a una preoccupante diminuzione delle coperture vaccinali.

Negli ultimi tempi, è intervenuto sul tema prima il ministro dell’Interno Matteo Salvini e poi quello della Sanità Giulia Grillo. Il leader leghista durante un comizio ha dichiarato che “10 vaccini per alcuni bambini sono troppi”; è stato criticato per non aver detto a quali si riferisse. La pentastellata, sottolineando l’importanza delle vaccinazioni per la salute pubblica, quindi, “dissociandosi” in parte da quanto affermato dal vicepremier, ha ribadito la sua contrarierà a imporle per legge. In pratica, l’obbligatorietà non sarebbe da condannare di per sé; ma, soprattutto, nel momento in cui stabilisce un legame tra trasgressione della norma e iscrizione dei bambini a scuola.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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