Presidenziali in Messico: gli sfidanti

Pubblicato il 13 Aprile 2012 alle 14:07 Autore: Carmine Paolo De Salvo
messico

Il presidente uscente, Calderòn, è estremamente impopolare e il cavallo di battaglia della sua presidenza, la dura lotta al narcotraffico, ha fatto registrare solamente un drammatico aumento della violenza nel Paese (50.000 morti legate al narcotraffico dal 2006 ad oggi), senza nessun risultato dimostrabile in quanto alla riduzione del volume di traffico. L’economia messicana, colpita duramente dalla crisi degli Stati Uniti, a cui è legata da un cordone ombelicare solidissimo, è stata messa a dura prova negli ultimi anni. Sebbene i segnali di ripresa siano evidenti, il 51% dei messicani viva ancora al di sotto della soglia di povertà e le diseguaglianze all’interno del Paese sono crescenti.

In questo scenario, con un López Obrador che non sembra riuscire a riguadagnare la grinta e l’appeal del 2006, la vittoria di Peña Nieto sembra al momento lo scenario più probabile. Per quanto infatti possa sembrare assurdo, data la storia politica del PRI, é proprio lo storico partito, insieme al suo giovane candidato, che sembrano offrire all’elettorato messicano la migliore prospettiva di cambiamento e di rinnovamento della classe politica.

La campagna elettorale rimane comunque lunga e avvincente e il Termometro Politico farà del suo meglio per seguirla attentamente fino alle elezioni di Luglio.

L'autore: Carmine Paolo De Salvo