Assegno di maternità 2018 e ferie: domanda telematica al via. Come farla

Pubblicato il 30 Agosto 2018 alle 01:00 Autore: Daniele Sforza
Assegno di maternità 2018: domanda telematica al via

Assegno di maternità 2018 e ferie: domanda telematica al via. Come farla.

Pratica domanda assegno di maternità e ferie


Novità per quanto riguarda assegno di maternità 2018 e la domanda telematica per i riposi giornalieri per l’allattamento. Con il messaggio n. 3014 del 27 luglio 2018, l’Inps ha fornito le informazioni principali e le istruzioni per quanto riguarda la telematizzazione delle domande di riposi giornalieri per allattamento. Nonché l’assegno di maternità dello Stato. Nella premessa del messaggio si precisa come la novità in esso contenuta rientra nell’ambito della telematizzazione dei servizi; e quindi nella estensione e potenziamento dei servizi telematici offerti dall’Inps ai cittadini, come stabilito dalla Determinazione presidenziale n. 75 del 30 luglio 2010. Pertanto, la procedura di inoltro online delle domande di maternità è stata implementata con la funzione di acquisizione delle domande dei riposi giornalieri per allattamento per i lavoratori dipendenti e per le domande di assegno di maternità dello Stato.

Assegno di maternità 2018: riposi giornalieri per allattamento, info e istruzioni

Cosa sono i riposi giornalieri per allattamento? Sono dei permessi orari che vengono riconosciuti alle lavoratrici madri dipendenti in caso di parto; ma anche adozione e/o affidamento durante il primo anno di vita del bambino o dall’ingresso in famiglia del minore.

I riposi giornalieri possono anche essere riconosciuti al padre lavoratore dipendente, ma solo al verificarsi dei seguenti casi:

  • Morte o grave infermità della madre;
  • Abbandono del figlio da parte della madre;
  • Affidamento esclusivo del figlio al padre richiedente;
  • Madre lavoratrice non avente diritto ai riposi;
  • Madre casalinga;
  • Rinuncia della madre;
  • Lavoratrice dipendente.

Assegno di maternità 2018 e riposi giornalieri: requisiti e durata

Il diritto all’ottenimento dei riposi giornalieri deve soddisfare il rispetto di determinati requisiti. Questi, come scritto dalla circolare, sono i seguenti.

  • Assicurazione all’Inps per tutela maternità/paternità;
  • Attualità del rapporto di lavoro dipendente;
  • Avvenuta fruizione del congedo di maternità.

Ma a quanto ammonta la durata dei riposi giornalieri? L’orario cambia in base all’orario contrattuale di lavoro. Se quest’ultimo risulta pari o superiore alle 6 ore giornaliere, si avrà diritto a 2 ore di riposo giornaliero. Qualora l’orario contrattuale è inferiore a 6 ore giornaliere, si avrà diritto a 1 ora di riposo al giorno.

Solo nell’eventualità in cui il parto o l’affidamento/adozione siano plurimi i riposi vengono raddoppiati. Se invece si fruisce dell’asilo nido o struttura similare istituiti dal datore di lavoro nell’unità produttiva o nelle vicinanze di questa, i riposi si ridurranno della metà.

Riposi giornalieri: come presentare la domanda

La domanda per ottenere i riposi giornalieri deve essere presentata al datore di lavoro se il soggetto richiedete è la madre. Qualora invece fosse il padre, bisognerà inoltrare l’istanza all’Inps entro il termine di prescrizione, ovvero entro 1 anno. In caso di pagamento diretto la domanda da parte delle donne lavoratrici dovrà essere presentata anche all’Istituto.

La domanda potrà essere presentata online, tramite il servizio telematico Inps a cui accedere attraverso Pin; oppure tramite Contact Center, ovvero contattando il numero 903.164 da fisso o il numero 06 164 164 da mobile. La domanda potrà essere inoltrata anche attraverso i servizi telematici offerti dai patronati. Entro 3 mesi da oggi, quindi entro fine ottobre, sarà possibile inviare ancora la domanda tramite modalità tradizionali attualmente vigenti. Dopodiché sarà introdotto l’obbligo di presentazione esclusivamente per via telematica.

Assegno di maternità 2018: la circolare Inps

L’ultima voce della circolare Inps di oggi 27 luglio 2018 riguarda l’assegno di maternità a carico dello Stato. Qui si legge quanto segue. “L’assegno di maternità per lavori atipici e discontinui è una prestazione previdenziale a carico dello Stato concessa ed erogata direttamente dall’Inps per ogni figlio nato o per ogni minore in affidamento preadottivo o in adozione. In caso di affidamento non preadottivo l’assegno spetta solo qualora il neonato non sia stato riconosciuto o non sia riconoscibile dai genitori”. Per ciò che concerne l’importo dell’assegno, questo viene rivalutato annualmente in base alla variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati; inoltre viene “quantificato nella circolare sui salari medi convenzionali” pubblicati ogni anno dall’Istituto.

La presentazione della domanda avviene per via telematica. Anche qui si potrà sfruttare il servizio online sul sito dell’Inps; contattare il Contact Center Multicanale; oppure servizi di patronati. Come per i riposi giornalieri, anche per l’assegno di maternità a carico dello Stato è previsto un periodo transitorio di 3 mesi nel quale si potrà inoltrare l’istanza secondo i canali tradizionali.

Per leggere il messaggio Inps n. 3014/2018 in versione integrale, invitiamo a selezionare il seguente pdf scaricabile e stampabile.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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