Tfr e licenziamento: come si calcola la retribuzione utile per la liquidazione

Pubblicato il 18 Agosto 2018 alle 00:00 Autore: Daniele Sforza
Tfr e licenziamento: come calcolare la retribuzione della liquidazione

Tfr e licenziamento: come si calcola la retribuzione utile per la liquidazione.

Liquidazione Tfr: calcolo retribuzione e importo


Quando si incorre nel licenziamento, come avviene la liquidazione del Tfr? Innanzitutto il licenziamento deve prevedere delle logiche motivazioni alla base. Sostanzialmente il licenziamento per giusta causa implica una giustificazione implicita sull’allontanamento definitivo dal posto di lavoro. Ma il lavoratore può anche tutelarsi affermando di non aver fatto nulla. O di non aver assunto un comportamento tale da giustificare il licenziamento. In questo caso si può fare causa al datore di lavoro: se il licenziamento risulterà illegittimo, infatti, si potranno avere indennità che si calcolano sulla cosiddetta retribuzione globale di fatto; parimenti sulla retribuzione finalizzata al calcolo del trattamento di fine rapporto.

Tfr e licenziamento ante Jobs Act

Della questione se n’è occupata Valentina Azzini su La Legge Per Tutti, che ha distinto le varie modalità di licenziamento ante e post Jobs Act. Precisando che il licenziamento può avvenire con preavviso (per giustificato motivo soggettivo) e senza preavviso (per giusta causa). L’avviso viene spedito al lavoratore tramite raccomanda A/R; nella comunicazione si rende noto i motivi che hanno portato al licenziamento e quindi la causa della condotta scorretta.

A questo punto il lavoratore sarà chiamato a giustificarsi e a difendersi entro i termini stabiliti. In caso di licenziamento disciplinare ante Jobs Act, ovvero prima di marzo 2015, l’indennità economica spettante al termine del rapporto di lavoro varia in base al numero dei dipendenti in azienda. Qualora questi siano meno di 15, il datore di lavoro dovrà pagare un’indennità tra le 2,5 e le 6 mensilità. L’importo di tali mensilità viene calcolato sulla retribuzione globale di fatto che risulta dall’ultima busta paga.

Nel caso in cui l’azienda conti più di 15 dipendenti e il licenziamento viene considerato illegittimo, l’azienda è chiamata a pagare un numero di mensilità da un minimo di sei a un massimo di 24 mensilità, calcolate in base alla retribuzione globale di fatto; l’importo varia a seconda della sentenza che ha dichiarato illegittimo il licenziamento e alle cause della stessa.

Tfr e licenziamento: retribuzione globale di fatto

La retribuzione globale di fatto conta la retribuzione totale che si evince dall’ultima busta paga. Sostanzialmente riguarda la retribuzione base ma comprensiva di tredicesima ed eventuale quattordicesima, nonché del rateo del trattamento di fine rapporto.

Per effettuare il calcolo bisognerà moltiplicare la retribuzione base per il numero delle mensilità diviso 12. Quindi, ad esempio: € 900×13/12: 975 €. Il risultato della quota Tfr si evincerà dividendo la retribuzione base per 13,5; quindi nel nostro esempio: 900/13,5: 66,6 €. La retribuzione globale di fatto è data dall’addizione tra i risultati sopraccitati. Pertanto: 975+66,6=1.041,6.

Tfr e licenziamento post Jobs Act

Dopo il Jobs Act, ovvero dopo marzo 2015, le cose sono leggermente cambiato. Nel caso in cui il licenziamento risulti illegittimo, il datore di lavoro è obbligato a reintegrare il lavoratore al suo posto; e inoltre a versargli un’indennità di risarcimento che ha come riferimento la retribuzione utile per il calcolo del Tfr, considerata sul lasso di tempo intercorso tra il giorno del licenziamento e quello del reintegro; ma sempre e solo fino a un massimo di 12 mensilità. Oltre a tale indennità il lavoratore dovrà essere coperto anche dei contributi previdenziali e assistenziali non coperti durante il periodo di assenza. Il lavoratore può comunque rifiutarsi di tornare a lavorare per l’azienda che lo ha licenziato. E quindi pretendere una indennità supplementare equivalente a 15 mensilità, sempre calcolate sulla retribuzione utile per il calcolo del Tfr.

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Qualora invece il licenziamento venga giudicato una sanzione troppo pesante per il fatto sussistente, il rapporto di lavoro termina. L’azienda sarà chiamata a pagare un’indennità pari a due mensilità per ogni anno di lavoro, calcolate sempre in base alla retribuzione utile per il calcolo del Tfr. Queste mensilità dovranno essere comprese tra un minimo di 2 e un massimo di 24.

Tfr e licenziamento: retribuzione utile per calcolo Tfr

Per retribuzione utile per il calcolo del Tfr s’intende quanto esplicato sopra. Ovvero, la parte iniziale dell’operazione che abbiamo eseguito per calcolare la retribuzione globale di fatto. Pertanto bisognerà dividere la retribuzione base per il numero delle mensilità. Nel nostro esempio fare la seguente divisione: 900/13=975 €. Quest’ultimo sarà il risultato della retribuzione utile per il calcolo del Tfr.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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