Pensioni d’oro: taglio al via. Chi ci perde e chi ci guadagna

Pubblicato il 5 Settembre 2018 alle 09:59 Autore: Giuseppe Spadaro
Pensioni d'oro taglio al via. Chi ci perde e chi ci guadagna

Pensioni d’oro: taglio al via. Chi ci perde e chi ci guadagna

Come funziona il taglio alle pensioni d’oro


Il taglio alle cosiddette pensioni d’oro rischia di diventare oggetto di scontro all’interno del governo composto da Movimento 5 Stelle e Lega. Il disegno di legge molto sponsorizzato dai 5 Stelle prevede tagli a chi percepisce assegni oltre i 4 euro netti. Più volte Di Maio e altri esponenti dei 5 Stelle hanno spiegato che con quelle risorse sarebbe intenzione del Governo finanziare l’aumento delle pensioni minime.

Pensioni d’oro, il dossier economico e i dubbi in casa Lega

Cosa è successo? L’economista Alberto Brambilla, molto vicino alle posizioni della Lega, ha pubblicato un dossier che critica la proposta dei 5 Stelle. Ecco un passaggio significativo del documento che porta le firme anche di Antonietta Mundo (già alla guida del coordinamento statistico dell’Inps) e Gianni Geroldi, ex direttore della previdenza del ministero del Lavoro. ‘Le categorie più colpite sarebbero i pensionati di anzianità che hanno contribuito di più (Italia del Nord e in parte al Centro); i lavoratori precoci e le donne la cui età legale di vecchiaia è sempre stata, fino al 2011, di 5 anni inferiore a quella degli uomini’.

Pensioni d’oro, le critiche parlano di ‘Profili di incostituzionalità’

‘Il ricalcolo delle pensioni cosiddette d’oro o di privilegio, applicando il metodo di calcolo contributivo, così come previsto dal Progetto di legge, non è assolutamente un ricalcolo ma solo una riduzione delle pensioni’ basata sulla età della persona al momento del pensionamento. Il documento aggiunge che tutto ciò ‘implica una rimodulazione delle ‘regole’ in modo retroattivo ed è quindi una operazione che può presentare una lesione della certezza del diritto e profili di incostituzionalità.

Pensioni d’oro, i profili più penalizzati dai tagli

La penalizzazione media è dell’11,6 per cento. In alcuni casi potrebbe superare il 20%. Quali sarebbero i profili più penalizzati? I pensionati di anzianità, donne e precoci. Sempre stando al dossier: ‘Il 70 per cento delle pensioni che verrebbero decurtate sono pagate al Nord. Dove prevalgono di gran lunga le pensioni di anzianità e questo potrebbe creare qualche problema all’elettorato della Lega perché ci sarebbe un trasferimento Nord-Sud in quanto la maggioranza delle pensioni assistite è proprio al Sud’.

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Pensioni d’oro, Di Maio: ‘Fatemeli conoscere questi poverelli’

Immediata la risposta di Di Maio: ‘Non voglio entrare in scontro con nessuno’. Il vicepremier e Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico ha aggiunto: ‘La nostra missione è non toccare da 4mila in giù, è una proposta di legge depositata, firmata dai capigruppo dei 5 Stelle e della Lega e si va avanti fino alla fine. Se qualcuno vuole dire che il Contratto non lo si vuole attuare, lo dica chiaramente‘.

Sempre Di Maio ha commentato: ‘Ora si sta dicendo che colpisce le donne e i pensionati del Nord: sia ben chiaro che noi agiamo su persone che prendono da 4mila euro netti in su e se non hanno versato abbastanza contributi per arrivare a quella cifra noi tagliamo quella pensione privilegiata. Si stanno trattando come dei poveri disperati che dobbiamo andare a salvare, ma fatemeli conoscere questi poverelli e così capisco di che aiuto hanno bisogno’.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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