Congedo straordinario legge 151: come non contare i festivi

Pubblicato il 30 Agosto 2018 alle 16:29 Autore: Giuseppe Spadaro
Congedo straordinario legge 151 come non contare i festivi

Congedo straordinario legge 151: come non contare i festivi

Congedo straordinario: molti lavoratori si chiedono se i festivi sono o meno da conteggiare. I documenti ufficiali parlano chiaro. Infatti nella Circolare della Funzione Pubblica del 3 febbraio 2012 n. 1 si precisa che il sabato e domenica come giornate ‘non saranno conteggiate nel caso in cui la domanda di congedo sia stata presentata dal lunedì al venerdì; se il lunedì successivo si verifica la ripresa dell’attività lavorativa ovvero anche un’assenza per malattia del dipendente’ o del disabile di cui si occupa. Pertanto i sabato, domenica e festivi che cadono ‘all’interno del congedo straordinario devono essere conteggiati come giorni di congedo’.

Congedo straordinario, ecco come non contare sabato-domenica-festivi

Di conseguenza sabato, domenica e festivi non sono da conteggiare nel congedo straordinario frazionato solo nel caso in cui al termine del periodo di congedo c’è l’effettiva ripresa dell’attività lavorativa. In pratica si deve tornare a lavoro il lunedì o il giorno successivo alla festività. In questo modo tali giornate non sono da conteggiare nei giorni di congedo.

Congedo straordinario, in caso di ricovero del parente

Cosa succede al lavoratore che intende avvalersi del diritto del congedo straordinario quando il familiare è ricoverato in una struttura? Intanto è utile chiarire che il familiare può usufruire del congedo straordinario retribuito di due anni anche se la persona da assistere è ricoverata. A condizione che ‘sia richiesta dai sanitari la presenza del soggetto che presta assistenza’.  Ovvero del familiare che intende accedere al diritto.

Congedo straordinario, bisogno di assistenza

Mentre in passato tale opzione era riservata solo a chi assisteva i minori ora non vale più tale limite. In particolare l’articolo 42 del D.Lgs 151/2001 prevede espressamente la possibilità di usufruire del congedo straordinario retribuito di due anni anche se la persona da assistere è ricoverata. Con circolare dell’Inps n. 155 del 3 dicembre 2010 al punto 3 viene ulteriormente chiarita la possibilità. Infatti si parla di ‘ricovero a tempo pieno di un soggetto disabile in situazione di gravità per il quale risulti documentato dai sanitari della struttura il bisogno di assistenza da parte di un genitore o di un familiare; ipotesi precedentemente prevista per i soli minori).

Congedo straordinario, ricovero a tempo pieno ed eccezioni

Dunque con la circolare Inps viene chiarito che i lavoratori che assistono un familiare con grave disabilità ricoverato (non solo minore) possono usufruire dei permessi. In caso di ricovero lo stesso non deve essere a tempo pieno. Salvo che, in caso di ricovero a tempo pieno, non sia la struttura a richiedere e certificare la necessità della presenza di un soggetto che presti assistenza. Il fatto di rilasciare o non rilasciare la certificazione è ad esclusiva discrezione della struttura che ospita il soggetto ricoverati sulla base di parametri medici.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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