Assicurazioni Poste Italiane: RC Auto pronta al debutto?

Pubblicato il 6 Settembre 2018 alle 16:24 Autore: Giovanni De Mizio
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La “discesa in campo” di Poste Italiane nel settore della RCAuto si avvicina. L’azienda guidata da Matteo Del Fante dovrebbe essere prossimo a finalizzare gli accordi che permetterebbero a Poste di espandersi nel mercato delle assicurazioni.

Dopo diversi ritardi, le trattative con una mezza dozzina di compagnie assicurative dovrebbero terminare nelle prossime settimane. Si tratta di trattative delicate perché in gioco c’è un mercato che vale circa 15 miliardi l’anno.

Il punto di forza di Poste

Il problema è che gli interessi di Poste non sono ben allineati con quelli delle altre compagnie assicurative. L’intenzione iniziale di Poste, infatti, era diventare un distributore di polizze altrui, sfruttando il suo solito punto di forza: gli sportelli.

Con quasi 13000 sportelli Poste già oggi è in grado di vendere di tutto, neanche fosse un’azienda della Grande Distribuzione, dagli smartphone ai prodotti bancari, dai servizi telefonici ai mutuo, fino, appunto, alle assicurazioni.

Poste, infatti, è già presente nel settore assicurativo con il Gruppo Poste Vita. Poste Assicura, in particolare, dal 2010 è attiva nel ramo Danni, ma non nella RCA. Una mancanza non da poco, se si considera che si tratta di un’assicurazione obbligatoria.

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Le compagnie di assicurazioni non sono convinte (giustamente)

Il guaio dell’approccio tentato da Poste nel ramo RCA è che potrebbe non essere conveniente per i suoi partner. Poste, infatti, pensava di introdursi nel settore come intermediario che avrebbe proposto al cliente polizze assicurative di compagnie diverse, mettendole quindi in diretta concorrenza.

Questo potrebbe scatenare una corsa al ribasso dei premi che comprimerebbe i margini di guadagno delle compagnie assicurative, mentre a Poste andrebbe comunque una parte dei profitti. Insomma, i partner di Poste hanno più possibilità di rimetterci che non il contrario.

I clienti, poi, potrebbero “abituarsi” a comprare l’assicurazione in posta, e le compagnie ne perderebbero più facilmente il controllo. Se, ad esempio, Poste Assicura decidesse in futuro di entrare nel mercato direttamente, e non più come intermediario, potrebbe usare questo accordo come cavallo di Troia per conquistare in poco tempo una bella fetta del mercato.

Per tutte queste ragioni, quindi, nonostante alcune manifestazioni di interesse, il bando per la ricerca dei partner non è ancora stato chiuso. È quindi probabile che alla fine verrà scelto un solo partner in esclusiva.

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