Flat Tax 2020 e taglio detrazioni irpef, come funziona per i beneficiari

Pubblicato il 3 Ottobre 2018 alle 00:50 Autore: Guglielmo Sano
Flat tax

Flat Tax 2020 e taglio detrazioni irpef, come funziona per i beneficiari

Istruzioni detrazioni irpef e Flat tax 2020


La Flat Tax resterà a lungo un miraggio per lavoratori dipendenti e pensionati; bisognerà attendere almeno altri due anni per la tanto agognata riduzione dell’Irpef. Infatti, per quello che è dato sapere, nel 2019, la tassa riguarderà soltanto i titolari di Partite Iva. Tra questi noteranno un sostanziale cambiamento solo coloro che guadagnano più di 50mila euro. Infatti, con l’introduzione della Flat Tax, in sostanza, verrà esteso l’attuale regime forfettario. Cioè, un aliquota fissa per chi ha un reddito che non supera certe soglie; una misura che nel sistema fiscale italiano è prevista ormai da anni.

Flat Tax 2020: deduzioni forfettario pari a 3mila euro

Per ricapitolare: una riduzione generalizzata dell’aliquota Irpef – insomma, che valga anche per le famiglie – non si vedrà prima del 2020. Nelle intenzioni del governo l’estensione del regime forfettario ai redditi fino a 100mila euro; ad oggi riguarda quelli non superiori ai 50mila euro l’anno. Dunque, la riduzione dell’aliquota andrà a vantaggio di chi guadagna tra i 50mila e i 100mila euro l’anno. Previsti con tutta probabilità 3 scaglioni: 5% per start up, under 35 e over 55: 15% per i redditi non superiori ai 65mila euro all’anno; 20% per quelli superiori ai 65mila fino a 100mila.

Stando a quanto riferisce la stampa specializzata, il governo Conte starebbe preparando un meccanismo diverso per le famiglie. Più che una Flat Tax, una Dual Tax: 15% per i nuclei familiari con reddito inferiore agli 80mila euro all’anno; 20%, invece, per chi ha un reddito superiore agli 80mila euro. Inoltre, pare che l’esecutivo stia lavorando a un pacchetto di deduzioni forfettarie fino a 3mila euro per ogni componente della famiglia fino a un massimo di 35mila euro. Tali deduzioni, però, saranno previste solo per chi ha un reddito inferiore ai 35mila euro. Tra i 35mila e i 50mila valide solo per i famigliari a carico; nessuna deduzione per i redditi superiori a 50mila.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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