Governo ultime notizie: perché l’Italia non può fare deficit come la Francia

Pubblicato il 25 Settembre 2018 alle 12:08 Autore: Giovanni De Mizio
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Governo ultime notizie: perché l’Italia non può fare deficit come la Francia

Non bastasse quella italiana, anche la manovra francese è finita al centro del dibattito pubblico italiano. L’intenzione del governo di Emmanuel Macron di aumentare il rapporto fra deficit e PIL fino a sfiorare il mitologico 3% è stata ripresa dal vicepremier Luigi Di Maio.

Il leader del M5S ha fatto intendere che se la Francia può sfiorare il tetto di Maastricht deve poterlo fare anche l’Italia. Il problema è che le cose non stanno in questi termini. Se l’Italia dovesse fare come la Francia, il rischio che si sfoci nel disastro diventa altissimo.

Governo ultime notizie: cosa vuole fare Macron

La manovra francese prevede un taglio delle tasse per 6 miliardi sulle famiglie e 18,8 miliardi sulle aziende. Per la maggior parte si tratta di una manovra una tantum. Il governo intende trasformare un sussidio all’occupazione (il credito d’imposta per la competitività e l’impiego CICE) in sgravio fiscale sotto forma di riduzione dei contributi.

Questo significa che il prossimo anno i francesi riceveranno per l’ultima volta un rimborso dei crediti d’imposta, mentre per effetto dello sgravio fiscale ed altre novità fiscali si ridurranno temporaneamente le entrate.

In poche parole, il rapporto deficit/PIL aumenterà dello 0,9% rispetto a quanto previsto solo per motivi tecnici. Negli anni successivi resta confermato il calo all’1,4% (2020) e 0,3% (2022).

Governo ultime notizie: le differenze con la manovra italiana

L’aumento del deficit francese è temporaneo, quello italiano che vuole la maggioranza, invece, no. La riforma delle pensioni, la “flat tax” che non è una flat tax e il “reddito di cittadinanza” che non è un reddito di cittadinanza sono misure che una volta introdotte avranno effetti sul bilancio per anni.

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Inoltre sarà molto complicato eliminarle: si immagini, per esempio, cosa accadrebbe a livello di consenso se l’anno prossimo il governo fosse costretto a dire “non possiamo pagarvi le pensioni” o “non possiamo darvi di 780 euro del reddito di cittadinanza”.

Insomma, la manovra francese fa deficit per un anno. La manovra italiana fa deficit per sempre. E i problemi non finiscono qui.

Governo ultime notizie: le differenze fra Italia e Francia

La Francia ha spazi di manovra più ampi di quelli italiani. Il motivo è che la sua crescita, negli ultimi anni, è stata bassa, ma comunque sufficiente a tenere a bada il suo debito pubblico. In Italia questo non è accaduto, e anzi, in termini reali, l’Italia non è nemmeno tornata ai livelli precedenti la crisi finanziaria.

Per capirci, la Francia dovrebbe crescere l’anno prossimo dell’1,7%, contro l’1,1% italiano. Il suo debito pubblico dovrebbe attestarsi al 99% del PIL, mentre il rapporto italiano supererà il 130%. Le regole europee guardano a quest’ultima cifra: più è alto è il debito minore deve essere il deficit, a prescindere dal sempre più insignificante tetto del 3% di Maastricht.

La spesa per interessi francese è più bassa e dovrebbe rimanere tale in futuro. Lo spread fra titoli francesi e tedeschi è a 38 punti base. Al contrario lo spread fra BTP italiani e Bund è a 232 nel momento in cui scriviamo.

A queste condizioni fare più deficit permanente significa strozzarsi con le proprie mani.