Ora legale ottobre 2018: quando cambia, data e a che ora

Pubblicato il 28 Ottobre 2018 alle 06:36 Autore: Guglielmo Sano
ora legale e ora solare

Ora legale ottobre 2018: quando cambia, data e a che ora

Data ora legale 2018: quando cambiare


Nella notte tra sabato 27 e domenica 28 ottobre – come di consueto intorno alle 3 – le lancette torneranno indietro di un’ora; dopo sette mesi di ora legale, è il momento di tornare all’ora solare. Altrimenti detta “ora civile convenzionale”, sarà in vigore per 5 mesi, fino all’ultimo giorno di marzo, ovvero per tutto l’inverno.

Come è noto, con l’ora solare farà buio prima, mentre la mattina più ore di luce a disposizione. Il sistema è normato da una direttiva europea, la 2000/84/CE, che appunto stabilisce come in tutti i paesi dell’Unione Europea l’ora legale debba essere introdotta nel periodo che va da fine marzo a fine ottobre. In Italia l’ora legale è in vigore dal 1966. In precedenza era stata usata per la prima volta nel 1916 e abolita e reintrodotto diverse volte.

Ora legale ottobre 2018: l’annuncio della Commissione Ue

Detto ciò, presto l’Europa potrebbe dare l’addio al cambio dell’ora. Un mese fa lo aveva annunciato il Presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker. Le autorità di Bruxelles hanno condotto un sondaggio per conoscere l’opinione in merito dei cittadini UE. Il risultato parla chiaro: l’80% dei 4,6 milioni di europei contattati hanno dichiarato di essere favorevoli ad abolire il cambio dell’ora due volte l’anno. Tuttavia, anche se Juncker ha detto che in futuro tutti i paesi dovranno usare l’ora estiva, in un primo momento la scelta su quale “ora” dovrà essere utilizzata sarà a discrezione dei singoli stati.

Secondo alcuni studiosi, con una situazione “a macchia di leopardo” potrebbero venirsi a creare delle problematiche abbastanza gravi. Insomma, lasciando la scelta ai singoli stati, aumenterebbero i costi per gli scambi transfrontalieri, per esempio. Tra l’altro, non è possibile escludere inconvenienti nei trasporti, nelle telecomunicazioni, oltre a un abbassamento della produttività dei vari mercati interni.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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