Legge 104 e assegno invalidità: chi può lavorare da casa come caregiver

Pubblicato il 15 Ottobre 2018 alle 00:17 Autore: Daniele Sforza
Legge 104 e assegno invalidità: novità caregiver

Legge 104 e assegno invalidità: chi può lavorare da casa come caregiver

Caregiver e Legge 104, chi non deve andare a lavoro


I titolari di Legge 104 che assistono parenti fino al 2° grado conviventi e invalidi al 100% hanno diritto a degli importanti benefici e la politica si sta muovendo in tal senso. Stando al testo del Ddl n. 2128, infatti, il lavoratore in questione può essere riconosciuto ufficialmente come caregiver e trasferire il proprio lavoro dall’ufficio direttamente a casa, potendo inoltre ridurre del 50% per 2 anni la tempistica di lavoro.

Ma il disegno di legge è di fatto ancora allo studio. E il governo sarà chiamato ad approvare le misure ivi contenute. Al momento attuale, infatti, oltre al Ddl n. 2128, anche i Ddl n. 2048 e 2266 sono in corso di esame nella Commissione Lavoro – Previdenza Sociale al Senato. Andiamo quindi a vedere quali misure potrebbero essere approvate con riferimento al caregiver familiare.

Legge 104 e invalidi 100%: come avere la qualifica di caregiver familiare

Facciamo riferimento al disegno di legge n. 2128. E in particolare all’articolo 2, che mette nero su bianco il riconoscimento della qualifica di caregiver familiare. Secondo il testo, il riconoscimento di tale qualifica è riservato ai soggetti che in ambito domestico si prendono cura in maniera gratuita e volontaria di un familiare o affine entro il 2° grado convivente; che risulti invalido civile al 100%; e che necessita di assistenza globale e continua per almeno 54 ore a settimana. Per il riconoscimento bisognerà effettuare apposita richiesta. Si precisa che la qualifica di caregiver familiare non può essere riconosciuta a più di un familiare per l’assistenza alla stessa persona.

Legge 104 e invalidi 100%: tutele caregiver familiare

Al caregiver familiare dovrebbero essere riconosciuti diversi tipi di tutele, che adesso andiamo a riepilogare.

  • Previdenza: riconoscimento dei contributi figurativi a carico dello Stato per il periodo di lavoro di assistenza e cura. La copertura parte dal momento di riconoscimento di handicap grave del familiare assistito. Questi contributi figurativi andranno aggiunti a quelli eventualmente già versati per attività lavorative.
  • Malattie: riconoscimento delle tutele previste per le malattie professionali; “ovvero per le tecnopatie riconosciute ai sensi delle tabelle allegate al testo unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali”; con riferimento ai DPR nn. 124/65 e 1403/71.
  • Tutela assicurativa: prevista la copertura assicurativa a carico dello Stato con rimborso spese sostenute per la vacanza assistenziale nei periodi di impossibilità a prestare l’attività di caregiver durante i periodi di malattia o infermità certificati.
  • Diritto al lavoro. Eccoci dunque alla parte che indica esplicitamente il telelavoro come modalità operativa professionale. Il diritto al lavoro “deve essere garantito, su richiesta del lavoratore caregiver, anche utilizzando la modalità del telelavoro; con l’obbligo per il datore di lavoro di consentire il passaggio a mansioni che si prestino a tale modalità”.

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Legge 104 e invalidità 100%: caregiver familiare, come avere i benefici

Come scritto sopra, il riconoscimento della qualifica di caregiver familiare andrà attribuito su richiesta. Sempre stando al testo di cui sopra, per ottenere i benefici sopra riportati, bisognerà dunque presentare apposita documentazione.

  • Certificato di Stato di famiglia storico-anagrafico. Qui deve risultare il periodo di convivenza tra il lavoratore caregiver e il familiare assistito;
  • Copia verbale riconoscimento invalidità 100% relativa al familiare assistito;
  • Copia verbale riconoscimento stato di gravità del familiare assistito, con riferimento al comma 3, art. 3 della Legge 104/92;
  • Dichiarazione del familiare assistito o suo tutore di espressa disponibilità a visita di accertamento specifico per l’accesso del caregiver familiare ai benefici; la finalità è quella di valutare lo stato di non autosufficienza dello stesso familiare assistito con riferimento alle tabelle dell’allegato A alla Legge n. 295/1990;
  • Documentazione attestante cittadinanza italiana del caregiver e del familiare assistito.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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