Pignoramento prima casa e separazione dei beni, come evitarlo

Pubblicato il 12 Ottobre 2018 alle 07:01 Autore: Giuseppe Spadaro
Nuda proprietà e usufrutto: cosa sono, regole e normativa. Pignoramento prima casa e separazione dei beni, come evitarlo

Pignoramento prima casa e separazione dei beni, come evitarlo.

Separazione dei beni tra coniugi: pignoramento immobiliare evitato?


In tempi di crisi sono sempre più gli italiani costretti a convivere con condizioni di difficoltà economica. Ciò può determinare situazioni di indebitamento ed il conseguente rischio di pignoramento dei beni da parte dei creditori. Con la formula del pignoramento immobiliare, di cui in questo articolo abbiamo proposto un focus, il creditore tenta di rifarsi sui beni immobili intestati al debitore. Spesso l’obiettivo è la prima casa del debitore che magari è anche l’unico bene immobiliare disponibile.

Pignoramento prima casa, cosa succede con la separazione dei beni

C’è chi in questi casi consiglia la separazione dei beni tra coniugi come soluzione per sfuggire al pignoramento. Cosa può succedere? Se la prima casa è intestata ad entrambi i coniugi e gli stessi hanno scelto la comunione legale dei beni è possibile il pignoramento del 50% dell’immobile. Tuttavia così non si evita il rischio che la casa venga messa all’asta e venga venduta. Sebbene la metà di ciò che si ricava sarà poi destinata al coniuge che non ha debiti.

Invece non è possibile pignorare l’immobile se è di proprietà del coniuge non debitore. Mentre, come è abbastanza logico, è pignorabile quando è di proprietà del soggetto debitore.

Una strada che molti percorrono è la modifica del regime patrimoniale. Cioè passare dalla comunione dei beni alla separazione per evitare le conseguente nefaste del pignoramento del bene e magari della prima casa.

Pignoramento prima casa, separazione dei beni presso notaio

Per procedere al regime di separazione dei beni i coniugi devono recarsi da un notaio.  L’atto viene redatto da un notaio con la presenza di testimoni. Il notaio, entro 30 giorni dalla data dell’atto, deve richiederne l’annotazione a margine dell’atto di matrimonio negli atti dello stato civile. La convenzione deve essere trascritta nei registri immobiliari se ha ad oggetto beni immobili.

Cosi a seguito della separazione dei beni gli immobili restano o diventano di proprietà del coniuge acquirente. In tal modo i creditori non potranno far eseguire il pignoramento nei confronti dell’altro coniuge. Perché le legge recita che a rispondere dei debiti è solo lo stesso debitore col patrimonio presente e futuro.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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