Assegni familiari 2018: reddito e cumulo entrate, come si calcolano

Pubblicato il 14 Novembre 2018 alle 07:41 Autore: Guglielmo Sano
Assegni familiari 2018: reddito e cumulo entrate, come si calcolano

Assegni familiari 2018: reddito e cumulo entrate, come si calcolano

Redditi assegni familiari: come calcolare


L’assegno familiare è una prestazione sociale di sostegno ad alcuni lavoratori entro determinate soglie di reddito. Innanzitutto, riguarda i lavoratori dipendenti in attività, sia pubblici che privati compresi i lavoratori con contratto a termine. D’altra parte è indirizzato anche ai disoccupati indennizzati; ai cassintegrati. Anche a chi è in mobilità, in malattia o in maternità e ai pensionati da lavoro dipendente.

Decorre dal primo luglio di ogni anno fino al 30 giugno dell’anno successivo. Come dicevamo per usufruirne bisogna rientrare in determinati valori Isee che vengono stabiliti di anno in anno. Quindi, viene stilata una tabella con indicate diverse fasce di reddito; lo scatto di una fascia o di un’altra avviene ogni 116,31 euro.

Assegni familiari: calcolare tutti i redditi Irpef

Da sottolineare però che, nel calcolo, bisogna considerare tutti i redditi assoggettati all’Irpef di ciascun componente del nucleo familiare del richiedente se superiori a 1032,91 euro.

Inoltre, non possono essere esclusi la casa d’abitazione; gli assegni famigliari corrisposti dall’ex coniuge. Stessa cosa per i premi di produttività, così come per i redditi esenti da imposta e quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta o imposta sostitutiva. Facciamo alcuni esempi: borse di studio, indennità varie, interessi su depositi o conto corrente-

Tuttavia, non bisogna inserire nel calcolo alcuni elementi come trasferimento di fine rapporto, indennità di accompagnamento, rendite vitalizie Inail, pensioni di guerra, l’assegno di mantenimento dei figli.

In generale, i redditi da indicare possono essere estrapolati da quelli indicati nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno precedente alla richiesta. Il beneficiario-dipendente riceve l’assegno previa richiesta scritta tramite il modulo ANF/DIP, dal proprio datore di lavoro. Quest’ultimo in seguito può chiedere il rimborso all’Inps. Ai pensionati, invece, è l’ente previdenziale a erogare l’assegno insieme a quello della pensione.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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