Tfr e liquidazione: calcolo cifra, come vedere l’importo sul cedolino

Pubblicato il 8 Novembre 2018 alle 06:34 Autore: Daniele Sforza
Tfr calcolo importo come vederlo

Tfr e liquidazione: calcolo cifra, come vedere l’importo sul cedolino

Importo TFR sul cedolino, come si guarda


Il Tfr, acronimo che sta per trattamento di fine rapporto, è la liquidazione che viene corrisposta al lavoratore al termine del rapporto professionale. Il Tfr non viene più versato in busta paga (per chi ne fa richiesta) da giugno 2018, matura ogni mese e viene accantonato ogni anno dal datore di lavoro. Prevede una tassazione separata, che si calcola alla maturazione. Infine è possibile richiederlo in anticipo nell’eventualità di spese straordinarie, come l’acquisto della prima casa o spese sanitarie non ordinarie. Naturalmente il lavoratore può essere interessato a calcolare il trattamento spettante e a vederne la maturazione in busta paga. Ecco come fare.

Tfr e liquidazione: calcolo importo

Il primo passo da compiere per calcolare l’importo del trattamento di fine rapporto è individuarne l’importo lordo. Questo risultato deriva da un’operazione abbastanza semplice. Infatti bisognerà prendere in esame la retribuzione lorda annua (con riferimento al periodo 1° gennaio – 31 dicembre dell’anno) e dividerla per 13,5. Al risultato che viene fuori andrà poi detratto lo 0,5% dell’imponibile. Questa quota contribuisce ad alimentare il Fondo di Garanzia Inps, fondamentale perché garantisce la corresponsione del Tfr nel caso in cui l’azienda fallisca. Il risultato finale sarà dunque il Tfr lordo annuo. La somma con i Tfr lordi degli anni precedenti darà come risultato il Tfr lordo complessivo. Che bisognerà dividere per il numero degli anni lavorati e infine moltiplicare per 12.

Si precisa che vanno considerate regole di calcolo diverse per gli anni prima del 31 maggio 1982 e per quelli compresi tra il 1° giugno 1982 e il 31 dicembre 1989.

Inoltre, come regolamentato dall’articolo 2120 del Codice Civile, il trattamento “è incrementato, su base composta, al 31 dicembre di ogni anno, con l’applicazione di un tasso costituito dall’1,5% in misura fissa; e dal 75% dell’aumento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operati e impiegati Istat rispetto al mese di dicembre dell’anno precedente”. L’incremento al quale si deve fare riferimento è quello del dicembre dell’anno precedente. Infine, “le frazioni di mese uguali o superiori a 15 giorni si computano come un mese intero”.

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Calcolo Tfr netto: la tassazione

Dopo aver individuato il Tfr lordo, sarà utile calcolare il trattamento di fine rapporto netto. Per fare questo bisognerà dunque prendere in esame la tassazione separata a cui è soggetto il trattamento. E quindi calcolare l’aliquota Irpef media che andrà poi applicata alla base imponibile. Come si calcola l’aliquota Irpef media? Avendo già calcolato il Tfr lordo, bisognerà considerare il numero di anni di servizio e le aliquote Irpef riguardanti gli anni presi a riferimento per il calcolo. Va precisato che dal calcolo netto potrebbe derivare un’imposta Irpef più bassa rispetto a quella ordinaria relativa al momento in cui s’incassa il Tfr. Per questo motivo l’aliquota viene ricalcolata dall’Agenzia per le Entrate che prenderà in considerazione l’aliquota Irpef media degli ultimi 5 anni. In caso di imposta superiore a quanto già versato, bisognerà poi calcolare la differenza.

In ogni caso, spetterà al datore di lavoro effettuare il calcolo del Tfr netto. Per farlo avrà bisogno di alcuni elementi. Tra questi spiccano la base imponibile derivata dai Tfr accantonati e rivalutati nel corso degli anni; il reddito di riferimento; l’aliquota media.

La prima operazione da compiere sarà moltiplicare il Tfr lordo per 12 e dividerlo per il numero degli anni di lavoro complessivi. Facendo un esempio pratico, se il trattamento lordo ammonta a 50.000 euro, bisognerà moltiplicare questa cifra per 12 e infine dividere per il numero degli anni di servizio (ad esempio 35). Dunque 50.000×12/35. Il risultato (17.142 euro) sarà il reddito di riferimento. Quindi andrà applicata l’aliquota Irpef, oggi divisa in scaglioni e nel modo seguente.

  • Fino a 15.000 euro: 23%;
  • Da 15.001 a 28.000 euro: 27%;
  • 28.001 a 55.000 euro: 38%;
  • Da 55.001 a 75 mila euro: 41%;
  • Oltre 75 mila euro: 43%.

Tfr netto: calcolo importo

L’imposta equivarrà dunque a 3.450 euro (23% di 15.000 euro) e 578,07 euro (27% dei restanti 2.141 euro). Ovvero a 4.028,27 euro.  L’aliquota media ammonta così al 23,49% (4.028,27/17.142). Pertanto bisognerà calcolare il 23,49% di 50.000 euro. Il risultato (11.745 euro in questo caso) andrà sottratto al Tfr lordo per individuare il trattamento netto. Che nel nostro esempio ammonterà a 38.255 euro.

Tfr in busta paga: dove si trova

Si può controllare il Tfr sulla busta paga? Certamente. Bisognerà visualizzare la sezione relativa alla Retribuzione Differita. In questo campo, che si trova nella parte bassa della busta paga, sarà dunque precisato l’importo del Tfr.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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