Ferie e preavviso licenziamento, esiste la possibilità?

Pubblicato il 4 Novembre 2018 alle 11:44 Autore: Claudio Garau
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Ferie e preavviso licenziamento, esiste la possibilità?

Sul tema del rapporto di lavoro tra datore e lavoratore, c’è un caso particolare che merita di essere analizzato. E’ quello relativo alla valutazione se esiste o meno la possibilità di usufruire delle ferie durante il preavviso, nell’ambito dell’iter di licenziamento. Vediamo nello specifico che cosa dice la legge in proposito.

Il preavviso nel licenziamento: che cos’è e quale durata ha

Anzitutto occorre fare luce sul significato di preavviso applicato al caso del licenziamento o delle dimissioni del lavoratore: esso è l’arco temporale tra la comunicazione del recesso dal rapporto di lavoro (licenziamento o dimissioni) e la fine effettiva del rapporto. E’ importante avere chiaro cosa sia, perché il legislatore ha introdotto la previsione di questo lasso di tempo al fine di evitare che la fine immediata del contratto sia di pregiudizio all’altra parte.

Ne consegue che anche durante il periodo di preavviso, gli effetti del contratto di lavoro sono prodotti comunque. Qualora il datore di lavoro non voglia rispettare tale preavviso, avrà obbligo giuridico di versare un’indennità in sostituzione del preavviso non lavorato (tranne che siano in gioco ragioni di forza maggiore).

Sul piano della durata temporale, occorre chiarire che essa non è predeterminata dal Codice Civile, bensì è predisposta sia dai contratti collettivi, sia dagli usi o dall’equità. Solitamente intervengono sul tema i contratti collettivi, con disposizioni variabili a seconda della tipologia di lavoratori, dell’anzianità e di altri fattori. Il contratto individuale di lavoro può disporre anch’esso in merito, però solo prevedendo termini più lunghi rispetto a quelli degli accordi collettivi. Qualora non ci sia applicazione di un contratto collettivo specifico, per quanto riguarda la categoria degli operai sarà necessario fare riferimento ad usi ed equità; per gli impiegati, varrà la legge sull’impiego privato (art. 10 RDL 1825/24).

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Diritti e doveri durante il preavviso: la possibilità di usufruire delle ferie

Nel periodo di preavviso, il contratto di lavoro opera normalmente. Pertanto saranno conservati diritti e doveri. Per esempio il datore di lavoro dovrà pagare lo stipendio, eventuali aumenti e i ratei; mentre il lavoratore dovrà continuare a rispettare orario di lavoro e mansioni assegnate. Soprattutto, il lavoratore, nel preavviso, ha diritto alla maturazione della ferie dato che anch’esso è un suo diritto. Anzi la possibilità di chiedere ferie e permessi fa sì che il periodo di preavviso sia sospeso.

Ciò comporta che la data di termine del rapporto di lavoro deve essere spostata in avanti. Può succedere però che lo spostamento in avanti non avvenga. In questo caso, la parte che recede ha l’obbligo di pagare all’altra un’indennità corrispondente alle giornate del preavviso non lavorate a meno che non sia intervenuto un accordo, possibilmente scritto, con cui l’avente diritto rinuncia a tale periodo. In conclusione, occorre sottolineare che le ferie sono convertibili – se non effettuate – in un’indennità in denaro soltanto alla fine del rapporto di lavoro.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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