Lorenzo il Magnifico: chi è, biografia, frasi e storia

Pubblicato il 26 Novembre 2018 alle 06:25 Autore: Antonella Cariello
Lorenzo il Magnifico: chi è, biografia, frasi e storia
Lorenzo il Magnifico: chi è, biografia, frasi e storia

Chi è Lorenzo de’ Medici detto il Magnifico


Un personaggio di una dinastia tanto insigne per la storia italica da meritare una produzione televisiva dedicata: stiamo parlando di Lorenzo de’ Medici, conosciuto anche come “Lorenzo in Magnifico”. Vediamo qual è stata la sua importanza nel corso del secondo Quattrocento italiano e quale è stata la storia di questo poliedrico uomo. Straordinario mecenate, intelligente politico ed anche, complice l’educazione umanistica che gli è stata impartita, letterato.

Lorenzo il Magnifico: storia

Lorenzo nasce il 1 gennaio del 1449 a Firenze. È necessario ripercorrere però brevemente la cronologia della famiglia medicea: è nipote di Cosimo il Vecchio, principale fautore delle fortune della sua discendenza, e figlio di Pietro de’Medici e Lucrezia Tornabuoni. Lorenzo sposa la nobildonna Clarice Orsini nel 1469 e acquisisce la reggenza di Firenze, di cui diventa Signore. Dà straordinaria prova di abilità politica fin da subito, quando rinsalda il proprio potere operando dei cambiamenti nell’ordinamento preesistente dello Stato.

La congiura dei Pazzi

Il 1472 è l’anno della Guerra di Volterra, quando capeggia la città per affermare il primato fiorentino sulle vicende italiche. In seguito, contando sull’appoggio della popolazione concittadina, nel 1478 sventa la famosa “Congiura dei Pazzi“, ordita dall’omonima famiglia, animata, congiuntamente al Papa, dal proposito di destituire Lorenzo dalla sua carica. In effetti, Sisto IV aveva già palesato la propria avversione verso il Magnifico, allorquando privò del controllo dell’amministrazione delle casse pontificie: così facendo, il pontefice permise che s’insediassero al loro posto i membri della famiglia dei Pazzi.

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Gli anni della politica laurenziana

La congiura non fa che esacerbare il conflitto con il vescovo di Roma, tant’è che Firenze troverà alleati nella Repubblica di Venezia e nel Ducato di Milano contro il papato. Il successore di Pietro, d’altro canto, poteva godere dell’appoggio di Ferdinado di Napoli con cui, tuttavia, il Magnifico stipulerà un accordo di pace.
Di lì a breve anche Ferdinando si terrà alla larga dagli accordi con il seggio papale. In ogni caso, Lorenzo il Magnifico darà prova delle proprie abilità diplomatiche riuscendo nel ruolo di “paciere” tra Innocenzo VIII e lo stesso Ferdinando. Nel corso degli anni sarà un fondamentale elemento per dare stabilità agli equilibri politici della Penisola. Morirà il 9 aprile del 1492, colpito da una cancrena agli arti inferiori.

Lorenzo il Magnifico nella cultura

Conosciuto anche per il ruolo di mecenate, Lorenzo si dilettò anche con la poesia: raccontò dell’amore per Lucrezia Donati tradendo l’ispirazione da un modello altissimo, quale la Vita Nova dantesca. Ma non solo: sulla scorta delle Metamorfosi di Ovidio, comporrà il poemetto “L’ambra”. Seppur non tanto brillante nella poesia quanto nella strategia politica, la sua Canzone di Bacco e Arianna merita un posto fisso, oltre che nella manualistica della letteratura italiana, anche nella cultura popolare: «Quant’è bella giovinezzà che si fugge tuttavia! | chi vuol esser lieto, sià del diman non v’è certezza» restano versi immortali del nostro patrimonio culturale.

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L'autore: Antonella Cariello