Legge di bilancio 2019: detrazioni fiscali, cosa resta rispetto al 2018

Pubblicato il 12 Gennaio 2019 alle 06:17 Autore: Giovanni De Mizio

La legge di bilancio proroga i bonus ristrutturazione e risparmio energetico e prevede buone notizie per chi ha figli a carico con (piccoli) redditi.

Legge di bilancio 2019 detrazioni fiscali, cosa resta rispetto al 2018
Legge di bilancio 2019: detrazioni fiscali, cosa resta rispetto al 2018

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Detrazioni fiscali 2019 e legge di bilancio


Legge di bilancio 2019: detrazioni fiscali, cosa resta rispetto al 2018

Detrazioni fiscali 2018, quali sono confermate

La legge di bilancio 2019 dovrebbe salvare le detrazioni per ristrutturazioni e interventi di risparmio energetico. Anche l’anno prossimo, dunque, i contribuenti dovrebbero poter godere di agevolazioni fiscali per alcuni interventi sulla propria abitazione.

Dovrebbe invece esserci qualche novità favorevole per le detrazioni per figli a carico, ma solo a specifiche condizioni. Vediamo cosa cambia nel 2019, fatte salve eventuali modifiche da parte del Parlamento.

La legge di bilancio dovrebbe entrare in vigore, salvo ritardi, il primo gennaio 2019.

Legge di bilancio: agevolazioni per l’edilizia

Il governo ha confermato, nel suo disegno di legge di bilancio, le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni e gli interventi di risparmio energetico. Resta la detrazione IRPEF al 50% fino a un massimo di spesa di 96 mila euro per immobili ad uso abitativo. Stesso tetto anche per gli acquirenti di immobili ristrutturati da imprese, mentre la legge riconoscerà la detrazione anche per la realizzazione di nuovi box, se certificati.

Il bonifico con cui vengono pagati gli interventi deve obbligatoriamente riportare i riferimenti di legge. Gli interventi di ristrutturazione per persone con gravi disabilità possono avere agevolazioni superiori.

Detrazioni fiscali ristrutturazioni 2019: le novità

Legge di bilancio: confermati bonus mobili e bonus verde

Anche nel 2019 sarà possibile acquistare arredi se collegati ad interventi di ristrutturazione di un immobile ed ottenere una detrazione. Anche in questo caso la percentuale è del 50%, ma il tetto massimo è di 10 mila euro. Via libera, quindi, a cucine, armadi, letti, divani e lampadari, che in questo caso possono essere pagati anche con carta di credito e bancomat. Sarà necessario farsi emettere fattura, e gli impianti “energivori” dovranno essere di classe A o A+ (a seconda dell’elettrodomestico).

Stessa aliquota verrà applicata per l’installazione di nuovi infissi, schermature solari e installazioni di impianti (come caldaie e climatizzatori di classe A) che migliorano l’efficienza energetica e permettono un minor consumo di energia. L’unica differenza sembra essere l’eliminazione dei microcogeneratori dalla lista degli impianti. Resta anche l’aliquota del 65% per interventi più importanti come la coibentazione degli edifici.

Sconto del 36% per chi ristruttura giardini e spazi verdi della propria casa o nel proprio condominio. Lo sconto può essere erogato solo se l’intervento è effettuato da personale specializzato, ed il tetto massimo è di 5 mila euro.

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Legge di bilancio: aumenta la detrazione per figli a carico

Sempre salvo conferme parlamentari, nel 2019 il limite di reddito per beneficiare delle detrazioni per figli a carico salirà a 4 mila euro. Questo nuovo limite, però si applicherà solo ai figli minori di 24 anni di età. Per gli altri resta la stessa soglia, valida per tutti i familiari a carico, di 2840,51 euro annui.

Oltre a questa piccola modifica, la legge di bilancio non sembra intervenire ulteriormente. La detrazione si applica normalmente, e salvo accordi diversi, ad entrambi i genitori, metà ciascuno. Se uno dei due è a carico dell’altro, la detrazione spetta solo a quest’ultimo, al 100%.

Un figlio è a carico se non percepisce un reddito che gli permetta l’indipendenza economica (stabilita nelle soglie suddette). Di conseguenza il figlio grava sui propri genitori, che hanno l’obbligo di mantenimento. Vale per tutti i figli, sia nati in costanza di matrimonio che altrimenti, nonché per quelli adottati, affidati o affiliati.

Per i figli fino a 3 anni è possibile detrarre da 900 a 1220 euro, oltre i tre anni si scende fra 800 e 950 euro. Gli importi sono da moltiplicare per ogni figlio. Previsti da 220 a 400 euro aggiuntivi per ogni figlio portatore di handicap.

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