Sondaggi elettorali EMG, confermato il calo del Movimento 5 Stelle

Pubblicato il 19 Novembre 2018 alle 12:10 Autore: Gianni Balduzzi
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Sondaggi elettorali EMG, confermato il calo del Movimento 5 Stelle

Anche EMG, nell’ultimo dei suoi sondaggi elettorali per Agorà, si allinea alla tendenza degli altri istituti, con l’eccezione di Piepoli, e vede, come fatto più significativo delle ultime settimane, il calo del Movimento 5 Stelle.

Le polemiche sulla manovra finanziaria, le difficoltà in Europa, colpiscono di più il partito di Di Maio, che a differenza della Lega, collegata più al tema immigrazione e sicurezza, da sempre si identifica maggiormente con i temi economici, su cui ha puntato e promesso molto.

Senza contare l’onda lunga degli effetti del posizionamento come alleato della Lega, di fronte al fatto che diversi suoi elettori, come sappiamo, provengono da sinistra.

C’è altresì un leggero recupero del PD che però non riesce a ritornare ai valori del 4 marzo, che pure rappresentavano un record minimo per il partito. Ma maggiori novità verranno con l’elezione del nuovo segretario. La fase congressuale entra nel vivo ora. Ma vediamo i numeri, raccolti su un campione di 2 mila soggetti usando un panel telematico.

Sondaggi elettorali, -1,5% per il Movimento 5 Stelle

Il Movimento 5 Stelle cala dal 28,8% al 27,3% in circa tre settimane, perdendo l’1,5%, che però solo in parte sono recuperati dalla Lega, che cresce del 0,6% al 31,2%. Nel complesso quindi la maggioranza si ritrova al 58,5%, lo 0,9% in meno rispetto a ottobre.

Nell’opposizione calma piatta nel centrodestra. Forza Italia e Fratelli d’Italia sono di fatto fermi, rispettivamente all’8% e al 3,9%, mentre Noi con l’Italia sarebbe al 0,8%.

Un po’ di movimento in più nel centrosinistra. Il PD recupera un 0,8% salendo al 18,1%. Nella coalizione è ora inserito Liberi e Uguali, che è dato al 3,1%, appena sopra la soglia, mentre +Europa è in progresso di due decimi, al 1,7%, ma su livelli minori di quelli attribuiti da altri istituti.

Così come Potere al Popolo (che non fa parte della coalizione), che altri vedono sopra il 2%, e EMG al 1,7%, in decremento di 3 decimi.

I partiti minori di centrosinistra prenderebbero l’1%. Nel complesso l’area di centrosinistra si ritrova al 23,9%, lo 0,75 in più rispetto ad ottobre.

In crescita di mezzo punto i partiti più piccoli, al 3,2%

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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