Pagamento bollo fattura elettronica 2019: importo e istruzioni del Mef

Pubblicato il 2 Maggio 2019 alle 06:14 Autore: Guglielmo Sano

Fattura elettronica 2019: in alcuni casi bisogna apporre il bollo virtuale, il MEF assicura che le modalità di pagamento saranno semplificate

Pagamento bollo fattura elettronica 2019: importo e istruzioni del Mef
Pagamento bollo fattura elettronica 2019: importo e istruzioni del Mef

Bollo fattura elettronica 2019, come funziona


In alcuni casi bisogna apporre sulla fattura elettronica il bollo virtuale. Infatti, non sempre potrà essere utilizzato la marca da bollo che si usa anche per le fatture cartacee.

Fattura elettronica 2019: la normativa vigente

Le modalità di assolvimento dell’imposta di bollo, sia per le fatture elettroniche che per quelle cartacee, sono esposte nel D.P.R. 642/1972. In esso si chiarisce come l’imposta di bollo sia dovuta in tutti i casi in cui l’importo riportato in fattura risulti escluso, esente o fuori dal campo dell’Iva per un valore superiore ai 77,47 euro.

Dunque, è utile ribadirlo, tale regola vale anche per la fatturazione elettronica. Naturalmente, però, sulle fatture elettroniche l’assolvimento dell’imposta di bollo non può che essere virtuale. L’obbligo vale anche per quei soggetti che non devono necessariamente ricevere fatture elettroniche. In pratica, non ci sono eccezioni rispetto al pagamento dell’imposta.

Fattura elettronica 2019: l’ultimo comunicato del MEF

Detto ciò, con un comunicato del 28 dicembre 2018, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha voluto chiarire come il pagamento dell’imposta di bollo, con l’esordio della fatturazione elettronica, sia stato reso semplice al massimo.

Ecco il testo: “con l’entrata in vigore dal 1 gennaio 2019 della fatturazione elettronica obbligatoria, cambieranno le modalità di pagamento delle relative imposte di bollo per quanti vi siano assoggettati. Il decreto firmato oggi dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, per facilitare l’adempimento da parte del contribuente prevede che al termine di ogni trimestre sia l’Agenzia delle Entrate a rendere noto l’ammontare dovuto sulla base dei dati presenti nelle fatture elettroniche inviate attraverso il Sistema di Interscambio. Grazie a quei dati, l’Agenzia metterà a disposizione sul proprio sito un servizio che consenta agli interessati di pagare l’imposta di bollo con addebito su conto corrente bancario o postale. Oppure utilizzando il modello F24 predisposto dall’Agenzia stessa. Le disposizioni del decreto si applicheranno alle fatture elettroniche emesse a partire dal 1 gennaio 2019”.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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