Juventus-Milan: 1-0. Le Pagelle: Ronaldo decide la supercoppa

Pubblicato il 17 Gennaio 2019 alle 11:11 Autore: Alessandro Guaschini

Nel match tra Juventus-Milan valida per la supercoppa, i bianconeri vincono il primo trofeo dell’anno grazie al suo uomo simbolo

Juventus-Milan 1-0. Le Pagelle, Ronaldo decide la supercoppa
Juventus-Milan: 1-0. Le Pagelle: Ronaldo decide la supercoppa

Nel match tra Juventus-Milan valida per la supercoppa, i bianconeri vincono il primo trofeo dell’anno grazie al suo uomo simbolo, il solito Ronaldo. I pronostici sono stati rispettati, ma il Milan è riuscito a limitare i danni, non disdegnando. Infatti nella prima parte del match i rossoneri sono stati convincenti, con un Cutrone acceso. Poi però il Milan non è stato costante, completamente assente nel secondo tempo. Ronaldo non perdona e realizza la rete della vittoria. La squadra di Gattuso non trova la reazione, troppo nervosa, e lo si capisce dall’intervento scellerato di Kessiè. Vediamo le pagelle di Juventus-Milan.

Pagelle Supercoppa Juventus-Milan: i voti dei bianconeri. Ronaldo bene come sempre, Chiellini è un muro.

SZCZESNY. Esegue un’uscita pericolosa ma poi ha modo di rifarsi con una bella parata su Chalanoglu verso la fine del primo tempo; per il resto non è stato chiamato troppe volte in causa. Voto: 6

CANCELO. Molto bene in fase offensiva, soprattutto nel primo tempo è capace di incursioni insidiose quasi più da esterno che da terzino. Mezzo voto in meno però per la fase difensiva dove ha commesso qualche errore. Comunque niente male come rientro dall’infortunio. Voto: 6,5

BONUCCI. Partita pulita la sua, preciso e silenzioso; prestazione nella norma. Voto: 6

CHIELLINI. Eccezionale: è come il vino, più invecchia e più è buono. Riesce a non far passare nulla, chiude tutto. Voto: 7

ALEX SANDRO. Prestazione pallida, senza infamia e senza lodi. Meglio nel secondo tempo e molto utile in fase offensiva. Voto: 6

BENTANCUR. Non è il Bentancur che tanto ci ha convinto in questa prima parte di stagione, qualche errore lo commette. È giovane e glielo si può perdonare, ma per le prossime partite l’uruguaiano deve ritrovarsi. Voto: 5,5

PJANIC. Il peggiore della Juve senza dubbio. Tenta un paio di tiri ma entrambi finiscono altissimi sopra la traversa. Sbaglia anche tanto, troppo in fase di impostazione. Allegri se ne accorge, e dopo un’ora di gioco lo cambia. Voto: 5

MATUIDI. Tanta tanta corsa come sempre per il francese, ma è meno nitido del solito, prestazione sufficiente. Voto: 6

DYBALA. Non è più quello dell’anno scorso, gioca molto più arretrato quindi lo si vede segnare molto di meno. Ciò non vuol dire che ha giocato male, è stato frizzante e vivace, ma dalla Joya ci si aspetta sempre molto di più. Voto: 6,5

CRISTIANO RONALDO. Ha varie occasioni per andare in gol nel primo tempo, ma è solo nella ripresa che trova la via del gol, il sedicesimo in stagione per lui. Voto: 7

DOUGLAS COSTA. Buona prestazione del brasiliano, subito vicino alla rete dopo 3 minuti. Sulla fascia destra convince parecchio, in grande sintonia con Cancelo. Voto: 6,5

CAN. Gioca sicuramente meglio del bosniaco. Non è un regista, ma in mezzo al campo fa tanta legna. Voto: 6

BERNARDESCHI. Entra al 86′ sostituendo uno stanchissimo Rodrigo Bentancur. Senza voto.

KHEDIRA. Entra al 89′ al posto di un Douglas Costa zoppicante. Senza voto.

Pagelle Supercoppa Juventus-Milan: i voti dei rossoneri. La difesa convince, Cutrone non molla mai. Disastro Kessiè.

DONNARUMMA. Poteva fare sicuramente di più sul colpo di testa di Ronaldo. Vuole bloccare la palla ma forse era meglio andarci convinti col pugno, da rivedere. Voto: 5,5

CALABRIA. Aveva un compito sicuramente non facile, nonostante ciò non disdegna e gioca molto meglio rispetto all’altro terzino del Milan. Voto: 6

ZAPATA. Non gioca una brutta partita, peccato però che sul gol ha qualche responsabilità, lasciandosi sfuggire alle spalle Ronaldo. Voto: 5,5

ROMAGNOLI. Esegue una partita onesta, giocando con attenzione. Cresce sempre di più, ormai è un pilastro dei rossoneri. Voto: 6,5

RODRIGUEZ. Male, molto male. Non aiuta in attacco, men che meno in difesa, Douglas Costa se lo mangia. Voto: 5

KESSIE’. È colpevole di un brutto fallo, un’ entrata col piede a martello che gli costa il rosso. Ci sono dubbi sul colore del cartellino, ma un intervento così poteva evitarlo benissimo. L’espulsione sigla praticamente la fine della partita. Voto: 4

BAKAYOKO. Corre e lotta in mezzo al campo, si sta ambientando sicuramente. È una buona base di partenza per la seconda tranche di stagione. Voto: 6

PAQUETA’. Esegue delle belle giocate da brasiliano vero, ma per il resto nulla di più, deve ancora entrare nei meccanismo del gioco rossonero, ma il potenziale c’è. Voto: 5,5

CASTILLEJO. Corre sì, ma fa vedere poco altro. Torna tanto in difesa, ma è proprio nella fase offensiva che deve dare il suo contributo, lì fatica ancora e anche tanto. Voto: 5

CUTRONE. Non molla mai, è il migliore del Milan. È quello che si sacrifica di più per portare a casa la supercoppa. Prende anche una traversa. Voto: 6,5

CHALANOGLU. Sicuramente meglio rispetto le prestazioni che ci ha fatto vedere nel girone di andata. Esegue un paio di tiri pericolosi, impensierendo il portiere polacco. Voto: 6

BORINI. Entra al 71′ al posto di Paquetàma non incide. Senza voto.

CONTI. Sostituisce Cutrone al 79′, non riesce ad esprimersi. Senza voto.

HIGUAIN. Entra al 71′ al posto di Castillejo. L’argentino ha accusato qualche linea di febbre prima della partita, ma sembra più un mal di pancia. Ormai è sempre di più sulla strada del Chelsea, e lo si capisce bene anche dalle prestazioni in campo. Voto: 5,5

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it


L'autore: Alessandro Guaschini

Nato a Voghera il 23 luglio 1996 ma residente a Vigevano, è laureato in Economia e Gestione Aziendale presso l'Università Cattolica di Milano. Scrive per il Termometro Politico dal 2018, in particolar modo si occupa di articoli sportivi che spaziano da basket a calcio, sia italiano che internazionale. E-mail: guasco96@gmail.com
Tutti gli articoli di Alessandro Guaschini →