Australian Open 2019: Robocop Djokovic demolisce Nadal

Pubblicato il 27 Gennaio 2019 alle 13:33 Autore: Cesare Fabrizi

Una finale a senso unico quella degli Australian Open. Djokovic si aggiudica per 6-3, 6-2, 6-3 la finale australiana contro il maiorchino

Australian Open 2019 Robocop Djokovic demolisce Nadal
Australian Open 2019: Robocop Djokovic demolisce Nadal

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Una finale a senso unico quella degli Australian Open. Novak Djokovic si è aggiudicato per 6-3, 6-2, 6-3 la finale contro Rafa Nadal. Un trattamento che nessuno prima d’ora aveva inflitto al maiorchino in una finale Slam. Ora Djokovic è il tennista ad aver vinto più Australian Open, salendo a quota 7 trionfi.

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Australian Open 2019: cronaca di un non match

C’è ben poco da dire. Basterebbe aggiungere che nessuno aveva mai inflitto un 3-0 in una finale Slam a Nadal, ma qui si va oltre. Djokovic ha annientato tutte le armi di Nadal lasciandolo indifeso e lo ha massacrato di vincenti e palle corte. Mai come oggi il servizio, uno degli storici punti deboli del serbo, è stato un’arma impropria. Se di rovescio ci ha abituati a prestazioni monstre, è di dritto che il belgradino ha impressionato: raramente, contro un avversario di questo livello, Djokovic ha usato il fondamentale più debole così bene per costruirsi il punto e tirare il vincente.

Alcune statistiche di Djokovic: se gli 8 ace e i zero doppi falli lasciano il tempo che trovano, sono indicativi il 72% di prime in campo, l’80% di punti fatti con la prima e addirittura l’84% con la seconda. 5 palle break convertite su 8, addirittura 16 punti su 18 discese a rete. Mostruosi i 34 vincenti e appena i 9 errori gratuiti.

Nadal invece si è visto nervoso, teso, consapevole dell’onnipotenza tennistica dell’avversario. Faceva quasi tenerezza vederlo brancolare nel buio tentando di riaprire la finale ed arginare il “fiume in piena” Djokovic.

Australian Open 2019: le prospettive di Djokovic

Se il buongiorno si vede dal mattino, il 2019 del numero 1 del mondo potrebbe essere memorabile. Se sul rosso Nadal probabilmente gli è ancora superiore, ad oggi il serbo è sicuramente il favorito in tutti i tornei sulle altre superfici a cui prenderà parte. Federer è altalenante, Tsitsipas e Zverev non sono ancora all’altezza. Altri giocatori che possano impensierirlo sul medio o lungo periodo non sembrano esserci a parte lo stesso Nadal, che però dovrà fare i conti con i suoi ormai proverbiali problemi fisici.

Altro dato: ora il record di 20 Slam detenuto da Federer dista solo 5 lunghezze e Djokovic ha 6 anni in meno dello svizzero. Se il fisico dovesse reggere e il livello continuasse ad essere questo, si può seriamente pensare a un sorpasso nel giro di un paio d’anni. Senza contare altri traguardi: i 24 Slam in campo femminile di Margaret Court, i 109 tornei vinti da Jimmi Connors, la medaglia d’oro olimpica che ancora manca al suo eccezionale palmarés. Tutti traguardi ancora lontani ma che sono alla portata del serbo. Proviamo a raggiungerli Nole?

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