Stipendio febbraio 2019: aumento perequazione busta paga, quanto spetta

Pubblicato il 26 Febbraio 2019 alle 06:58 Autore: Guglielmo Sano

Stipendio febbraio 2019: insegnanti e Personale Ata troveranno in busta paga anche gli arretrati dell’elemento perequativo di gennaio 2019.

Stipendio febbraio 2019: aumento perequazione busta paga, quanto spetta
Stipendio febbraio 2019: aumento perequazione busta paga, quanto spetta

Perequazione stipendio a febbraio


Buone notizie per tutto il personale della scuola per quanto riguarda lo stipendio di febbraio. Insegnanti e Personale Ata, infatti, troveranno in busta paga anche gli arretrati dell’elemento perequativo di gennaio.

Stipendio febbraio 2019: la comunicazione di NoiPa

“Nel cedolino delle competenze di febbraio 2019 saranno presenti le somme relative alla proroga dell’elemento perequativo una tantum prevista dalla Legge di Bilancio 2019 (Legge 30 dicembre 2018, n. 145), comprensive degli arretrati non erogati nel mese di gennaio. L’elaborazione, che si è conclusa nella giornata odierna, ha riguardato circa 982.000 dipendenti per un importo complessivo pari a circa 13.400.000 euro”. Questo il messaggio apparso sul portale di NoiPa il 30 gennaio 2019.

Basterà accedere alla propria area riservata della piattaforma della Pubblica amministrazione per visualizzare l’importo spettante. Una volta entrati nel proprio account, bisogna cliccare su “consultazione pagamenti”, quindi, inserire mese e anno.

Stipendio febbraio 2019: cos’è l’elemento perequativo

L’elemento perequativo è un’iniziativa del governo Gentiloni per aumentare gli stipendi più bassi, dunque, per permettere ai lavoratori della scuola di avvicinarsi all’aumento di 85 euro in media promessi in sedi di rinnovo del contratto del comparto. Infatti, le trattative portarono a un aumento del 3,48% della retribuzione di tutti i dipendenti pubblici che, però, si sarebbe rivelato svantaggioso per chi prendeva uno stipendio basso.

Per questo motivo si è scelto di introdurre l’elemento perequativo pari a 15-20 euro, a seconda dei casi, fino al 31 dicembre 2018. Il governo pentaleghista ha rifinanziato l’elemento perequativo con l’ultima manovra. D’altra parte, la misura ha trovato l’approvazione dopo l’elaborazione dello stipendio di gennaio. Motivo per cui si è dovuto aspettare lo stipendio di febbraio per vederlo ripristinato.

Detto ciò, bisogna ricordare che l’elemento perequativo non è valido ai fini previdenziali così come non sono validi per l’indennità di anzianità, il trattamento di fine rapporto, l’indennità sostitutiva del preavviso e l’indennità in caso di decesso.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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