Termometro Finanziario: l’orso si prende una pausa aspettando le presidenziali francesi

Pubblicato il 23 Aprile 2012 alle 15:12 Autore: Giovanni De Mizio
termometro finanziario aprile 2012

Martedì mattina in Europa conosceremo le retribuzioni contrattuali italiane (da tempo depresse), gli ordini all’industria dell’Eurozona (previsti in ripresa, ma comunque negativi) e infine la fiducia dei consumatori francesi. Negli Stati Uniti invece occhi puntati sull’indice Case/Shiller, che misura il prezzo delle abitazioni familiari in 20 aree metropolitane, e sulle vendite di nuove abitazioni, previste in lieve rialzo. Il mercato immobiliare, come ben sappiamo, è molto importante, poiché l’acquisto di una casa, oltre a essere segnale di fiducia verso il futuro da parte di una famiglia, porta con sé anche una spesa per consumi non indifferente, indirizzata verso mobilio, accessori per la casa e simili. Alle 16 ora italiana verrà infine reso noto il livello della fiducia dei consumatori calcolato dal Conference Board.

Mercoledì alle 9 è previsto un discorso di Mario Draghi, che ovviamente sarà seguitissimo dagli investitori. Poco dopo il Regno Unito renderà nota la stima preliminare della crescita del PIL nel primo trimestre dell’anno, prevista a +0,3% anno su anno rispetto al precedente +0,5%. Al pomeriggio, invece, gli occhi saranno puntati sugli ordini di beni durevoli USA, che dovrebbero continuare a segnalare un rallentamento dell’attività economica, ma soprattutto sulla Federal Reserve, che annuncerà le proprie decisioni sui tassi di interesse. Di conseguenza sarà fondamentale ascoltare le parole di Ben Bernanke, al fine di conoscere l’opinione della banca centrale USA circa la crescita economica: non va infatti dimenticato che negli ultimi anni gli USA hanno visto un ottimo primo trimestre dell’anno, seguito da momenti di forte debolezza nel resto dei dodici mesi. Se sarà così anche questa volta, è uno degli argomenti più caldi del dibattito economico.

Il dato più importante della giornata di giovedì dovrebbe essere quello più caro ai tedeschi, ovvero l’inflazione, che dovrebbe segnalare, nella sua stima preliminare, un rallentamento (da 0,3% a 0,1% sul mese). Fra gli altri dati della settimana spiccano le fiducie delle imprese italiane ed europee, entrambe previste stabili. Al pomeriggio usciranno le consuete statistiche sui nuovi sussidi di disoccupazione richiesti negli USA, che dovrebbero uscire in calo a 375 mila unità.

Ma sarà con buona probabilità la giornata di venerdì a portare movimenti nei mercati. Nella notte il Giappone renderà noti molti dati, fra cui il tasso di disoccupazione, le vendite al dettaglio, la produzione industriale e soprattutto il tasso di interesse della Bank of Japan. Al mattino conosceremo la fiducia dei consumatori tedeschi così come calcolata da GfK (prevista stabile), la spesa per consumi in Francia (che gli analisti vedono in contrazione) e le vendite al dettaglio in Italia. Ma è il pomeriggio a catalizzare l’attenzione: alle 14.30 verrà resa nota la prima stima del PIL statunitense per il primo trimestre, che dovrebbe attestarsi a +2,5% trimestre su trimestre (contro il +3% precedente). Più tardi verrà infine resa nota la fiducia dei consumatori USA calcolata dall’Università del Michigan.