Limite contanti 2019: deroga per operazioni, ecco quando è possibile

Pubblicato il 5 Aprile 2019 alle 14:28 Autore: Guglielmo Sano

Limite contanti 2019: per l’acquisto di beni e servizi al minuto e agenzie di viaggi per gli stranieri non residenti in Italia passa a 15mila euro

Limite contanti 2019: deroga per operazioni, ecco quando è possibile
Limite contanti 2019: deroga per operazioni, ecco quando è possibile

L’ultima legge di stabilità ha modificato il limite di utilizzo del denaro contante per l’acquisto di beni e servizi presso i commercianti al minuto e presso agenzie di viaggi per gli stranieri non residenti in Italia. Reintrodotta la soglia di 15mila euro.

Limite contanti 2019: novità solo per gli stranieri

Risale alla Legge di stabilità del 2016 l’introduzione del limite per l’uso del contante pari a 3mila euro. Nel corso della definizione della Finanziaria 2019, alcuni esponenti della maggioranza – tra cui si ricorda, in particolare, l’attuale vicepremier Matteo Salvini – avevano avanzato l’ipotesi di abolizione di qualsiasi tetto massimo per l’uso del denaro contante.

Alla fine, però, non sono state introdotte che poche e leggere modifiche, tra l’altro, riguardanti esclusivamente gli stranieri. Dunque, per i cittadini extra-comunitari ma anche per quelli di un Paese membro dell’Unione Europea il limite massimo per i pagamenti in contanti è passato, per le operazioni di cui si scriveva prima da 10 mila a 15mila euro.

Limite contanti 2019: resta il tetto dei 3mila euro

Detto ciò, in generale, per i pagamenti in contanti resta fissato il limite di 2.999,00 euro, per i money transfer il limite è, invece, di mille euro. In pratica, fino a 2.999,00 euro si possono effettuare pagamenti in contanti con un’altra persona o azienda. Per i pagamenti dai 3mila euro in poi è obbligatorio utilizzare uno strumento tracciabile, per esempio, un bonifico bancario o tramite carta di credito. Le sanzioni per chi viola i termini di legge, per i pagamenti fino a 250mila euro, variano tra i 3mila e i 50mila euro, per i pagamenti oltre i 250mila euro, sono comprese tra i 15mila e i 250mila euro. Per i professionisti obbligati alla segnalazione di eventuali violazioni, le sanzioni oscillano tra i 3mila ai 15mila euro.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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