Calcolo Isee 2019 sbagliato: come rifarlo e che sanzioni si devono pagare

Pubblicato il 12 Aprile 2019 alle 11:59 Autore: Daniele Sforza

Il calcolo Isee 2019 è sbagliato? Si può correggere o rifare? E quali sono le sanzioni previste in caso di errori? Ecco le informazioni utili.

Calcolo Isee 2019 sbagliato
Calcolo Isee 2019 sbagliato: come rifarlo e che sanzioni si devono pagare

Il calcolo Isee 2019 è sbagliato, contiene errori e ciò influisce negativamente sul diritto di percepire il trattamento o la prestazione richiesta. Magari perché mancano i dati di un conto o di un qualsiasi altro elemento che contribuisce a modificare la ricchezza familiare. In ogni caso l’errore c’è, è evidente e bisogna correggerlo. Ma la domanda è: si può fare? Ovvero, si possono apportare delle correzioni, magari tramite modello integrativo? E quando si deve presentare un nuovo Isee?

Calcolo Isee 2019: cos’è, come si fa, a cosa serve

La dichiarazione Isee è un adempimento delicato per il contribuente. Chi lo fa in autonomia ha sempre il timore di sbagliare (o dimenticare) qualcosa. Anche affidandosi a un Caf il timore non va via: dopotutto, come fidarsi al 100%. È una paura recondita, difficile da indagare, ma insita nell’animo umano. Anche perché poi non si vorrebbe andare incontro a eventuali sanzioni o farsi respingere una prestazione per cui si è fatta richiesta. La dichiarazione Isee deve infatti contenere tutti i dati relativi alla ricchezza familiare. E quindi tutte le voci reddituali e patrimoniali che contribuiscono a questo elemento: dai redditi agli immobili posseduti, dai prodotti finanziari di cui si è titolari ai beni mobili, senza dimenticare altre voci che contribuiscono a spostare l’asticella del reddito familiare.

Insomma, i dati da inserire sono tanti ed è in base a questi che viene effettuato il calcolo Isee, che poi darà o meno diritto a ricevere una prestazione. Certamente l’Isee precompilato 2019, grazie ai dati già in possesso da parte dell’Agenzia delle Entrate e dall’Inps, risolverà dimenticanze e altri rischi del genere. Ma per questo si dovrà attendere settembre 2019. In tempo di richieste di reddito di cittadinanza, invece, il calcolo Isee è fondamentale per potere avere diritto alla prestazione e non incorrere in eventuali sanzioni.

Calcolo Isee 2019 sbagliato: si può correggere?

Ci si accorge di un errore nel calcolo Isee. Si può correggere? La risposta è affermativa. Le soluzioni da praticare sono due:

  • Presentare una nuova dichiarazione;
  • Presentare l’Isee integrativo.

Ogni Isee è sotto la lente di ingrandimento del fisco. Gli accertamenti che rilevino informazioni false o errate potrebbero portare il contribuente ad affrontare importanti sanzioni. Tralasciando le informazioni volutamente false (truffare volontariamente sull’Isee può portare a conseguenze penali) concentriamoci sui semplici errori e dimenticanze.

La dichiarazione può essere compilata autonomamente o con l’aiuto dei Centri di assistenza fiscale. La dichiarazione viene poi inoltrata all’Inps, che entro 10 giorni invia il calcolo Isee in base ai dati ricevuti, integrandoli o incrociandoli con quelli già presenti nelle banche dati dell’Agenzia delle Entrate o dell’Anagrafe tributaria. Da questo incrocio di dati è possibile che emergano alcuni errori involontari o dimenticanze. Da qui l’invio della segnalazione al contribuente, che può ignorarli (ma la possibilità di non ricevere l’agevolazione è alta) o correggerli.

Calcolo Isee 2019 sbagliato: come fare le correzioni

In caso di calcolo Isee sbagliato e di dati errati, è possibile correggere richiedendo la rettifica della dichiarazione tramite l’apposito modello integrativo FC3, quadro FC8, ovvero l’Isee integrativo. I dati corretti andranno riportati nella Sezione II. L’inoltro all’Inps sarà poi seguito da ulteriori 10 giorni di controlli e ricalcoli, dopodiché non sarà più possibile ricorrere all’Isee integrativo.

Tuttavia occorre precisare una cosa. Come riporta La Legge Per Tutti, “quando il quadro FC8 è presentato perché il dichiarante rileva inesattezze nei dati precedentemente non auto-dichiarati, ma acquisiti direttamente dagli archivi dell’Agenzia delle Entrate o dell’Inps ai fini del calcolo Isee, gli enti effettuano un’ulteriore verifica negli archivi”. Se la discordanza resta, “le informazioni sono comunicate alla Guardia di Finanza per i controlli del caso”.

Nel caso la responsabilità dell’errore sia imputabile al Caf, l’operatore del Centro sarà tenuto alla rettifica Isee.

Calcolo Isee 2019 sbagliato: si può rifare?

Con il messaggio n. 261 del 19 gennaio 2017, l’Inps tratta nel dettaglio le attestazioni Isee con omissioni o difformità sul patrimonio mobiliare, elencandone gli aggiornamenti procedurali. L’Istituto informa che in caso di omissioni o difformità, in base a quanto riportato dall’articolo 11, comma 5 del DPCM n. 159/2013, chi richiede una prestazione per cui serve l’Isee ha due soluzioni davanti a sé.

  • Presentare domanda per la prestazione avvalendosi dell’Isee che reca l’annotazione delle omissioni o difformità. In questa eventualità, l’Ente erogatore può richiedere al cittadino idonea documentazione che attesti la completezza e la veridicità dei dati indicati in dichiarazione. “La documentazione va richiesta esclusivamente dall’utente all’intermediario (Banca, Poste Italiane, etc.) che ha comunicato i rapporti finanziari all’Agenzia delle Entrate”.
  • Presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica, che comprenda le informazioni in precedenza omesse o diversamente esposte.

Ciò porta a una sospensione automatica dell’istruttoria della domanda (in caso di domanda nuova) o del pagamento della prestazione (nell’eventualità sia in corso). La sospensione sarà attiva finché l’utente non avrà scelto una delle due opzioni sopra riportate.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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