Punti patente decurtati e comunicazione conducente. Cosa si rischia

Pubblicato il 26 Aprile 2019 alle 17:30 Autore: Claudio Garau

Punti patente e decurtazione: in quali casi va fatta la comunicazione dati del conducente. Quali sono i rischi se non è effettuata.

Punti patente decurtati e comunicazione conducente. Cosa si rischia

Punti patente decurtati e comunicazione conducente. Cosa si rischia

Decurtazione dei punti della patente e comunicazione dei dati del conducente sono due operazioni strettamente connesse. Infatti, da quanto esiste la riduzione dei punti a seguito di una o più infrazioni al Codice della Strada, sussiste anche l’obbligo di comunicazione dei dati di chi era alla guida al momento della violazione. Vediamo meglio di che si tratta, anche sul piano di eventuali rischi.

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Punti patente: la decurtazione e l’avviso allegato al verbale

In tutti i casi sia in gioco una violazione con decurtazione punti e in cui la multa è inviata a casa – e quindi non consegnata a mano poco dopo l’infrazione – l’interessato deve sapere che, con il verbale di multa, è anche notificato l’invito a dare alla Polizia, entro 2 mesi, i dati identificativi dell’automobilista alla guida, quando la violazione è stata commessa. Infatti, ben può verificarsi che il guidatore non sia l’intestatario o proprietario del mezzo: quest’ultimo quindi ha obbligo di collaborare con l’Autorità e fornire gli estremi del trasgressore. Non potendo di fatto operare alcuna presunzione di identità tra proprietario e guidatore, con questo sistema, al solo conducente saranno decurtati i punti.

Come si effettua la comunicazione e cosa si rischia se non sono comunicati i dati

La legge è chiara: se il soggetto obbligato, proprietario dell’automobile, non comunica i dati (entro 60 giorni), scatterà una seconda multa, ovvero una seconda sanzione pecuniaria, oscillante tra un minimo di 284 Euro e un massimo di 1.133 euro.  Ai fini di una corretta comunicazione, occorre dare nome e cognome del conducente trasgressore, nonchè il numero della patente. Nel concreto, la comunicazione andrà fatta con lettera raccomandata a/r indirizzata all’Autorità che ha accertato la violazione. Appare opportuno ricordare due elementi. In primo luogo, l’ignoranza del numero della patente non è mai scusata dalla legge, dato che il proprietario dell’auto è comunque sempre responsabile delle condotte commesse da terzi alla guida della sua auto. In secondo luogo, va precisato che è errore frequente ritenere che non vi sia obbligo di comunicazione laddove proprietario e conducente siano la stessa persona. Però come accennato, non sussiste presunzione di identità in questi casi. Ne consegue che anche in caso di uguaglianza tra proprietario destinatario della multa e guidatore, andrà fatta la comunicazione, una sorta di autodenuncia.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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