Elezioni legislative in Ungheria: ennesima svolta a destra

Pubblicato il 11 Aprile 2010 alle 18:55 Autore: Livio Ricciardelli
romania, bandiera ungherese

L’affluenza non si è discostata molto rispetto alle scorse politiche anche se si è registrata un certo calo percentuale tra gli 8 milioni di cittadini aventi diritto.

 

Sicuramente il nuovo Parlamento di Budapest sarà composto da quattro partiti politici, ma per avere il quadro definitivo della situazione bisognerà aspettare il secondo turno fra due settimane che assegna i seggi non assegnati col proporzionale.

 

Il nuovo governo di Orban sembra dunque avere tutti i numeri per governare il paese. Il compito senza dubbio sarà immane: risollevare economicamente, ma anche moralmente, uno dei paesi europei maggiormente colpito dalla crisi. E’ ipotizzabile comunque che peggiorino i rapporti tra Budapest e la Commissione Europea e tra l’altro bisognerà stare attenti all’emergere e all’influenza politica che potrà esercitare il partito di estrema destra Jobbik in tutto il paese.

 

Le sfide sono tante, le premesse non sono buone. E se consideriamo che Viktor Orban è un grande ammiratore del Presidente del Consiglio italiano Berlusconi possiamo ben dire che qualcuno, nei palazzi di Bruxelles, già da oggi sa che a livello comunitario ci sarà una gatta da pelare in più.

L'autore: Livio Ricciardelli

Nato a Roma, laureato in Scienze Politiche presso l'Università Roma Tre e giornalista pubblicista. Da sempre vero e proprio drogato di politica, cura per Termometro Politico la rubrica “Settimana Politica”, in cui fa il punto dello stato dei rapporti tra le forze in campo, cercando di cogliere il grande dilemma del nostro tempo: dove va la politica. Su Twitter è @RichardDaley
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