La Merkel alla prova della Sassonia

Pubblicato il 11 Marzo 2011 alle 01:28 Autore: Matteo Patané
sassonia

Le due forze di sinistra, che potrebbero contare anche sui Grünen dati al 7%, sarebbero quindi maggioritarie, ma i rapporti di forza tra i partiti escluderebbero un governo rosso-verde con appoggio esterno della Linke, e anzi richiederebbero espressamente che, in una coalizione rosso-rosso-verde, la scelta del presidente del land toccasse proprio alla formazione di La Fontaine, schieramento di maggioranza nella coalizione.
Ad Hamburg, valutando i risultati reali delle elezioni del 20 febbraio rispetto ai sondaggi della Infratest Dimap, si nota come la SPD sia stata sottostimata di circa 3 punti, e la Linke e la FDP di uno, mentre la CDU è stata sovrastimata di un punto ed i Grünen di due. Volendo applicare simili margini di errore ai sondaggi a disposizione per il Sachsen-Anhalt si vede come i valori riportati denotino una situazione in realtà ancora molto fluida ed incerta, soprattutto tenendo conto che ormai è passato quasi un mese dall’ultimo rilevamento.

L’opzione di un presidente Linke, come mostra il grafico di consenso ai candidati, appare tuttavia sgradita alla maggior parte degli elettori del Sachsen-Ahnalt; malgrado la forza elettorale della Linke come partito, solo una minoranza del 10% degli elettori vedrebbe di buon occhio un presidente appartenente a tale schieramento, segno di come la Linke non sia stata ancora del tutto metabolizzata nel sistema politico del land come forza di governo.

Un particolare sondaggio condotto sempre dalla Infratest Dimap mostra infatti come per il 35% del campione elettorale tra gli obiettivi della Linke vi sia l’esplicito ritorno al regime comunista, cifra che diventa maggioranza assoluta tra gli elettori della CDU, ed è al di sopra del 30% anche tra i simpatizzanti degli altri partiti di centrosinistra.

La forza di CDU e SPD è tale da rendere quindi estremamente probabile una riedizione della Große Koalition del 2006, con un presidente CDU e l’esclusione della Linke dal governo del land.
In questo scenario non vi sarebbero ripercussioni significative a livello nazionale, dal momento che la regione resterebbe tra gli elementi neutrali del Bundesrat.

I pericoli maggiori per la Merkel potrebbero venire da un rafforzamento della SPD: se i socialdemocratici superassero la Linke e diventassero primo partito di centrosinistra, l’ipotesi di una coalizione rosso-rosso-verde a guida SPD sarebbe un’alternativa perseguibile – se si osservano i consensi specifici per i candidati alla presidenza, per di più gradita all’elettorato – e anzi preferibile per la SPD rispetto alla Große Koalition: il passaggio di quattro elementi del Bundesrat dalla neutralità all’opposizione per il governo federale renderebbero ancora più precario un governo già provato dalle elezioni amburghesi e dallo scandalo dell’ex ministro Karl-Theodor zu Guttenberg, mentre il risultato elettorale avrebbe sicuramente impatti non trascurabili nella tornata successiva, il 27 marzo in Rheinland-Pfalz e nella roccaforte nera del Baden-Württemberg.

Matteo Patané

(Blog dell’autore: Città Democratica)

L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
Tutti gli articoli di Matteo Patané →