Esame di stato 2019: riunione plenaria, cosa possono cambiare i commissari

Pubblicato il 17 Giugno 2019 alle 15:13 Autore: Guglielmo Sano

Esame di stato 2019: nella plenaria, i docenti che fanno parte delle Commissioni di esame si confrontano per la prima volta prima dell’inizio delle prove

Esame di stato 2019: riunione plenaria, cosa possono cambiare i commissari
Esame di stato 2019: riunione plenaria, cosa possono cambiare i commissari

Oggi 17 giugno 2019, è una data importante per gli Esami di Maturità: infatti, le commissioni d’Esame si riuniscono per la prima volta quest’anno nel quadro della cosiddetta Plenaria.

Esame di stato 2019: Plenaria importante per l’orale

Nel corso della riunione Plenaria, i docenti esterni e interni che fanno parte delle commissioni di esame si confrontano per la prima volta prima dell’inizio delle prove dell’Esame di Stato. Anche se non verranno decise le tracce d’italiano, per esempio, o quelle della seconda prova, l’incontro è comunque molto importante.

Infatti, servirà a delineare il colloquio orale a cominciare dal fatto che durante la Plenaria dovrebbero essere individuati i materiali da inserire nelle buste in base al documento del 15 maggio, cioè a partire dal programma svolto dai maturandi nell’anno scolastico appena concluso.

Nomina dei sostituti e valutazione dell’incompatibilità

La Plenaria è fondamentale anche per altri aspetti relativi all’organizzazione della commissione: dal confronto tra commissari interni ed esterni tra le altre cose si punta a far emergere eventuali casi di incompatibilità (aver dato ripetizioni private a uno degli esaminandi, intrattenere rapporti di parentela con uno degli esaminandi) che determinerebbero la sostituzione di uno o più commissari esterni.

In più, sempre durante la Plenaria, ciascun commissario nomina un sostituto, cioè un professore pronto a sostituirlo nel caso in cui per qualsiasi motivo non riesca a presentarsi all’Esame. Si esaminano anche le posizioni degli studenti con deficit di apprendimento o di quelli che richiedono di sostenere l’esame da esterni etc…

Come si diceva, poi, alla Plenaria si dovrebbe decidere il contenuto delle buste, quindi, l’indirizzo da dare al colloquio orale.

Tuttavia, non esiste nessun obbligo di legge a tal proposito per cui la selezione dei materiali potrebbe avvenire anche in seguito. Detto ciò, è probabile che si portino avanti col lavoro. D’altra parte, invece è certo che oggi verrà scelta la lettera da cui si partirà per scegliere l’ordine degli interrogati, ovviamente, ci si riferisce alla lettera iniziale del cognome.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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