Morgan, Asia, lo sfratto e il ritratto di noi

Pubblicato il 25 Giugno 2019 alle 18:32 Autore: Nicolò Zuliani
Morgan, Asia, lo sfratto e il ritratto di noi

A Milano, su Morgan, girano le storie più incredibili e fantasiose. Se solo la metà è vera, credo che andare in settimana bianca con lui sarebbe divertente – ma costoso. Oggi l’han sfrattato di casa. Il motivo è che da tempo aveva smesso di pagare gli alimenti alla ex moglie, Asia Argento, e alla ex compagna del Grande Fratello, Jessica Mazzioli.

Dalla prima ha avuto una figlia, dalla seconda un’altra. Resto sempre allibito dalla grande capacità maschile di portarsi a casa delle arpie, specialmente tra i VIP. Tra noi figli di divorziati è un mantra, quello di giurare e spergiurare di non replicare le miserie che avvengono in casa.

Ma tanti ci ricascano.

Ora, non sta a me o agli estranei giudicare la vicenda. Non invidio nemmeno il giudice che deve farlo. Una cosa che mi ha sempre lasciato basito è l’abisso di rabbia e rancore che prende il posto di quello che doveva essere una vita insieme. Li sento raccontare in palestra, negli uffici, nei bar. Uomini scarnificati vivi, buttati fuori dalla loro casa e costretti a vivere in macchina, coi figli che li reputano mostri. Il pubblico è velocissimo a dire chi merita cosa, anche se quel che succede dietro le pareti domestiche di rado finisce sotto i loro occhi, e a volte nemmeno raggiunge la scrivania del giudice.

E c’è stato un tempo in cui lo sapevamo.

Davamo per scontato di non sapere tutta la storia, sospendevamo il giudizio perché avevamo una moglie anche noi, dei figli anche noi, e quel che mostravamo in pubblico, o che traspariva da una finestra lasciata aperta durante una delle litigate della domenica pomeriggio, non erano la verità. Erano una, verità. Spero di non sapere mai cosa si prova a vedere chi amavi lottare per farti a pezzi. Anche perché a mia esperienza, chi cristallizza nell’altro tutte le colpe e gli errori di una relazione finita, ha solo bisogno di un capro espiatorio per i propri fallimenti interiori.

Crescere è difficile, e oggi va persino contro alla comunità.

Crescere in due, poi, quando succede, è probabilmente il più grande traguardo della nostra vita. Morgan l’ho amato come musicista, deriso come fidanzato, compatito come marito. Oggi che lo vedo umiliato dalla ex moglie su Instagram, mentre finisce a dormire su una panchina tra folla che lincia e deride – tanto per cambiare, eh – mi domando chi, tra di loro, ha un matrimonio che funziona.

Chi non ha mai pensato di mollare tutto. Chi di loro ha mai capito i propri errori, i propri limiti, ed è riuscito a evolvere. Perché credo siano molto pochi. Chi ci è riuscito, davanti a storie del genere vuole solo prendere la mano della propria compagna di vita e assicurarsi che vada tutto bene.

Perché la famiglia oggi è fragile come un cristallo, e Dio solo sa quanti equilibrismi dobbiamo fare come mariti, o mogli, o figli, perché non vada in pezzi.

L'autore: Nicolò Zuliani

Veneziano, vivo a Milano. Ho scritto su Men's Health, GQ.it, Cosmopolitan, The Vision. Mi piacciono le giacche di tweed.
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