Sciopero social network 4 e 5 luglio: la proposta di Wikipedia

Pubblicato il 2 Luglio 2019 alle 14:52 Autore: Camilla Ferrandi

Sciopero social network 4 e 5 luglio: Wikipedia propone di astenersi dai social per 48 ore contro il loro totale accesso ai dati personali degli utenti

Sciopero social network 4 e 5 luglio: la proposta di Wikipedia
Sciopero social network 4 e 5 luglio: la proposta di Wikipedia

Uno sciopero, un’astensione dai social media per 48 ore. È questa la proposta lanciata da Larry Sanger, uno dei fondatori di Wikipedia, che contesta ai colossi del web il loro totale accesso ai dati personali di tutti gli utenti. #SocialMediaStrike è l’hashtag che guida la battaglia.  

«Il 4 e 5 luglio, le persone con delle rimostranze da fare ai social media faranno sciopero. Chiediamo che i colossi dei social ci restituiscano il controllo sui nostri dati, sulla privacy e sulle esperienze» scrive Sanger sul suo sito personale.

La dichiarazione d’indipendenza digitale

«Abbiamo diritti digitali inalienabili, diritti che definiscono se le informazioni che possediamo individualmente possono o meno essere trattate da altri – spiega, ancora il fondatore di Wikipedia, fissando i principi della sua protesta nella sua “Declaration of Digital Independence” -. Tra questi diritti ci sono la libertà di parola, la privacy e la sicurezza. Poiché l’architettura proprietaria e centralizzata di internet ha indotto la maggior parte di noi ad abbandonare questi diritti, anche se con riluttanza o cinismo, dovremmo chiedere un nuovo sistema che li rispetti adeguatamente».

Sotto accusa anche l’algoritmo dei social che «evidenzia i contenuti più controversi, rendendo la discussione civica più emotiva e irrazionale». Inoltre, Sanger punta il dito contro la richiesta di accordo su termini di servizio: di difficile, se non impossibile, comprensione per i più, sono vaghi e generici, dunque poco trasparenti, il che – a suo avviso – permette ai social di difendersi legalmente laddove vengano accusati.

Sciopero social network: dati personali nelle mani dei colossi del web

Infine, Wikipedia incita gli utenti allo sciopero per protestare contro la compravendita di dati privati agli inserzionisti da parte dei social media senza che gli utenti abbiano mai espresso il loro consenso in merito.

“L’umanità è stata usata con disprezzo dai vasti imperi digitali – si legge sulla dichiarazione di indipendenza digitale – quindi è arrivato il momento di sostituire questi imperi con reti decentralizzate di individui indipendenti, come nei primi decenni di internet”.

Per questo Wikipedia ha indetto lo sciopero social network del 4 e 5 luglio e, per lo stesso motivo, ha invitato gli utenti ha firmare digitalmente la “Declaration of Digital Independence” sulla piattaforma di petizioni online Change.org.

Per aderire allo sciopero, basterà astenersi dal pubblicare qualsiasi post sui social network. Fanno eccezione quelli in cui si dichiara di partecipare all’iniziativa mediante l’hashtag #SocialMediaStrike.

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L'autore: Camilla Ferrandi

Nata nel 1989 a Grosseto. Laureata magistrale in Scienze della Politica e dei Processi Decisionali presso la Cesare Alfieri di Firenze e con un Master in Istituzioni Parlamentari per consulenti d'assemblea conseguito a La Sapienza. Appassionata di politica interna, collaboro con Termometro Politico dal 2016.
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