Regime forfettario avvocati e Decreto crescita, come e cosa cambia

Pubblicato il 2 Luglio 2019 alle 15:10 Autore: Daniele Sforza

Avvocati e regime forfettario: cosa cambia dopo il Decreto Crescita e quali sono le principali novità da sapere a riguardo.

Regime forfettario avvocati e Decreto crescita, come e cosa cambia
Regime forfettario avvocati e Decreto crescita, come e cosa cambia

Il Decreto Crescita ha portato diverse novità anche nel mondo degli avvocati e, in particolare, relativamente al regime forfettario. Infatti, come previsto dal Decreto recentemente approvato in via definitiva al Senato, per gli avvocati ci sarà l’obbligo di trattenuta alla fonte sui redditi Irpef dei collaboratori o dei lavoratori che sono alle loro dipendenze.

Regime forfettario avvocati: cosa cambia dopo il Decreto Crescita

Questa novità è di fatto vigente a partire dal 1° maggio 2019, tuttavia il Decreto prevede il principio di retroattività, e più precisamente a partire dal 1° gennaio 2019. Questo significa che tutti gli avvocati che guadagnano meno di 65 mila euro lordi annui (e quindi rientrano nell’attuale regime forfettario) vi sarà l’obbligo delle ritenute alla fonte, un cambiamento significativo rispetto a prima.

Per quanto riguarda il principio di retroattività, il pagamento delle ritenute dei mesi precedenti (a partire dal 1° gennaio 2019, lo ripetiamo) sarà suddiviso in 3 rate mensili di pari importo. In ogni caso i versamenti andranno effettuati entro il giorno 15 del mese successivo a quello di riferimento, ovvero quello in cui è stata emessa la trattenuta.

Fattura elettronica: controlli dell’AdE sull’imposta di bollo

Oltre al regime forfettario un’altra novità apportata dal Decreto Crescita riguarda le fatture elettroniche. Infatti, l’Agenzia delle Entrate ha comunicato che effettuerà maggiori controlli sulle fatture elettroniche emesse e, in particolare, sull’imposta di bollo a essa applicata. Ci saranno quindi dei controlli a campione con determinato focus sulla corretta annotazione e conseguente pagamento dell’imposta di bollo. Se sono riscontrate irregolarità, il soggetto campionato che ha commesso l’irregolarità subirà una sanzione pari al 30% circa del valore dell’importo dovuto, più la somma stessa da versare.

Proroga super-ammortamento

Tra gli altri provvedimenti che riguardano il mondo degli avvocati, infine, spicca anche la proroga del super-ammortamento (130%) finalizzato all’acquisto di beni materiali o strumentali, che però partirà dal 1° aprile (e non dal 1° gennaio 2019) e sarà in vigore fino al 31 dicembre 2019.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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