Matteo Renzi condannato per danno erariale: che cos’è e dettagli sentenza

Pubblicato il 4 Luglio 2019 alle 16:56 Autore: Giuseppe Spadaro

Matteo Renzi condannato per danno erariale, prima contestazione risalente a periodo presidenza Provincia di Firenze e secondo procedimento in piedi.

Matteo Renzi condannato per danno erariale: che cos’è e dettagli sentenza

Un’altra brutta notizia per Matteo Renzi. Dopo l’arresto dei genitori risalente a febbraio scorso, l’attuale senatore del Partito Democratico, già segretario e leader nazionale, è stato condannato dalla Corte dei Conti per fatti che riguardano il periodo in cui ha ricoperto la carica di Presidente della Provincia di Firenze. Ricordiamo infatti che prima della carriera nazionale, Renzi è stato sia Presidente di Provincia che sindaco del capoluogo fiorentino.

Matteo Renzi condannato, gli altri condannati

I fatti: la contestazione è relativa alla nomina di un collegio di direzione provinciale al posto di una unica figura prevista di direttore generale. Il danno erariale contestato a Matteo Renzi è di 15 mila euro. Si tratta di una condanna in primo grado, a fronte della quale il legale dell’ex premier ha già annunciato ricorso.

Con Renzi, coinvolti nell’addebito della Corte dei Conti, i quattro direttori generali, e l’allora assessore al bilancio della Provincia di Firenze. Deceduto invece il segretario provinciale dell’ente provincia coinvolto nello stesso procedimento.

Matteo Renzi condannato, la posizione dei legali

Come anticipato c’è l’intenzione di ricorrere contro la decisione di condanna da parte di Renzi. Il legale Alberto Bianchi ha spiegato: “Abbiamo immediatamente predisposto appello come avvenuto in analoga circostanza in passato”. E poi ha aggiunto: “Siamo fiduciosi sull’esito finale per ragioni di metodo, la condanna è avvenuta senza nessuna richiesta di condanna da parte della procura, e in presenza di una legge che esclude che possa essere sottoposto a giudizio un soggetto che, come nel caso di Matteo Renzi, era rientrato nel processo su ordine del giudice dopo che la procura ne aveva chiesto l’archiviazione”.

Dal punto di vista tecnico secondo la posizione del legale non può esserci responsabilità da parte dell’organo politico: “Paradossale attribuire all’organo politico l’eventuale danno di una amministrativa presa con tutti i visti di regolarità, anche contabile”.

Altro procedimento per danno erariale

Non è l’unico procedimento in piedi per danno erariale ai danni dell’esponente dem. Secondo indiscrezioni, Renzi avrebbe ricevuto dalla Procura un invito a dedurre per un presunto danno erariale per la scelta di due collaboratori di staff all’epoca della sua permanenza a Palazzo Vecchio.

La contestazione riguarda l’assenza di laurea degli stessi collaboratori.

Il presunto danno erariale, se fosse confermato, riguarderebbe Renzi e due dirigenti del Comune di Firenze.

Anche in questo caso ferma la posizione del difensore di Renzi per il quale non c’è la “necessità della laurea per le posizioni di staff del sindaco. Anche in questo caso peraltro è inspiegabile il coinvolgimento dell’organo politico in presenza dei visti amministrativi di regolarità”. Infine una annotazione generale da parte dell’avvocato Alberto Bianchi: “Siamo certi che anche in questi due casi finirà come già accaduto in altri: in primo grado grancassa mediatica per poi ignorare l’assoluzione o l’archiviazione. Il senatore Renzi auspica che si vada velocemente a concludere il procedimento essendo totalmente convinto della correttezza amministrativa e contabile del comportamento della Provincia di Firenze e del Comune di Firenze”.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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