Flat tax 2020: 15% fino a 55 mila euro, ecco la proposta di Armando Siri

Pubblicato il 15 Luglio 2019 alle 20:04 Autore: Giuseppe Spadaro

Flat tax 2020: nel corso di un incontro con le parti sociali Salvini e Siri a nome della Lega hanno spiegato il funzionamento. Critiche da Di Maio.

Flat tax 2020: 15% fino a 55 mila euro, ecco la proposta di Armando Siri

Flat tax 2020: la proposta è da tempo un obiettivo della Lega. Il leader del Carroccio è tornato a parlarne nel corso di un incontro con le parti sociali convocato al Viminale. Allo stesso incontro, oltre al segretario, ha partecipato l’esponente del partito ed ex sottosegretario ai Trasporti Armando Siri dimessosi, su pressione di Conte, dal ruolo istituzionale dopo la notizia di una indagine per corruzione a suo carico.

Flat tax 2020, la proposta presentata da Salvini e Siri ai sindacati

Proprio Siri secondo quanto riferito dai presenti avrebbe spiegato come funzionerà la tassa piatta. “Il nostro obiettivo è la flat tax con un’unica deduzione fiscale che assorbirà tutte le detrazioni. Vogliamo portare al 15% l’aliquota fino a 55.000 euro di reddito familiare. Ci saranno benefici per 20 milioni di famiglie e 40 milioni di contribuenti. Ci sarà un grande impulso ai consumi e risparmi per 3.500 euro per una famiglia monoreddito con un figlio. C’è l’intenzione di portare nelle tasche 12-13 miliardi di euro. Nessuno perderà un centesimo, nessuno pagherà di più rispetto a quanto paga già”.

Da Di Maio critiche feroci per la presenza di Siri

Sulla stessa materia economica ovvero (proposta Flat tax 2020) e per commentare l’intervento della Lega è arrivato il post del vicepremier Luigi Di Maio. Dal capo politico del MoVimento 5 Stelle è arrivato il disco verde sulla proposta ma una feroce critica per la presenza di Siri al tavolo con le parti sociali.

“Sulla Flat Tax non solo è sì, ma facciamola anche prima di settembre se il piano della Lega è già pronto. Basta che aiuti le famiglie normali e non si facciano scherzetti agli italiani. Per anni abbiamo avuto governi che davano 1 e toglievano 10. Il gioco delle tre carte no, ma sono fiducioso”.

Va all’attacco circa la presenza di Siri il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico. “Dopo di che, per quanto riguarda la partecipazione dei sindacati al tavolo con Siri affar loro. Se vogliono trattare con un indagato per corruzione messo fuori dal governo, invece che con il governo stesso, lo prendiamo come un dato. E ci comportiamo di conseguenza. 
Ora ho capito perché alcuni sindacati attaccano la nostra proposta sul salario minimo (per tutti stipendi di almeno 9 euro lordi l’ora), quando abbiamo milioni di lavoratori sfruttati e sottopagati. Parlino pure con Siri, parlino pure con chi gli vuole proteggere le pensioni d’oro e i privilegi.  Hanno fatto una scelta di campo, la facciamo pure noi! Per quanto mi riguarda, basta recite, pensiamo a governare!”

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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