Doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Quali sono

Pubblicato il 4 Settembre 2019 alle 13:11 Autore: Claudio Garau

Doveri inderogabili secondo la Costituzione: perchè rilevano in materia di solidarietà politica, economica e sociale e quali sono in concreto

Doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Quali sono
Doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Quali sono

È la fonte normativa per eccellenza, vale a dire la Costituzione a stabilire che, nel diritto italiano, sussistono doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Vediamo allora, in sintesi, quali sono e come si caratterizzano.

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Doveri inderogabili: di che si tratta?

L’articolo 2 della Costituzione italiana sottolinea la rilevanza di questi doveri, affermando che: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale“. Insomma, l’intento degli autori della Carta Costituzionale è stato quello di ricordare e ribadire che il cittadino non è soltanto singolo individuo, ma anche e soprattutto soggetto che ha verso lo Stato e verso la propria comunità, alcuni doveri fondamentali, appunto inderogabili. Si tratta di solidarietà, ovvero di un dovere di partecipazione di ciascun cittadino alla vita della comunità, cercando di migliorarla, attraverso il suo personale contributo.

Quali sono?

Data una definizione generale di questi doveri inderogabili, vediamo ora, nello specifico, quali sono. Ne troviamo uno anzitutto all’art.4 della Costituzione, il quale afferma il dovere (inderogabile) del lavoro, nel senso di “svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società“. Si tratta di lavoro non inteso soltanto come mezzo per il sostentamento individuale o per l’affermazione della propria persona, ma anche e soprattutto come strumento per l’evoluzione della società.

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All’art.52 troviamo invece sancito il dovere di difendere la patria e di prestare il servizio militare obbligatorio. Ciò sebbene a partire da una legge degli anni ’70, vale il principio dell’obiezione di coscienza con servizio sostitutivo civile. All’articolo successivo, il 53, troviamo il dovere di prestazioni patrimoniali, imposte dallo Stato, per contribuire alle spese pubbliche, in proporzione al proprio reddito. Infine, all’art.54 è sancito, tra i doveri inderogabili, quello di essere fedele alla Repubblica e di rispettare le norme di Costituzione e di legge. E tale obbligo vale anche per gli stranieri presenti su tutto il territorio italiano.

In conclusione, si tratta di doveri inderogabili, che qualificano il buon cittadino secondo il dettato costituzionale, e che – soprattutto – migliorano i rapporti tra esso e lo Stato e tra tutti i membri della comunità.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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