Tassa merendine e bibite 2020 per Fioramonti, nuovo ministro Istruzione

Pubblicato il 5 Settembre 2019 alle 18:58 Autore: Giuseppe Spadaro

Tassa merendine e bibite 2020 per Fioramonti, il nuovo ministro – già viceministro al Miur nel Conte I – ha le idee chiare sul da farsi.

Tassa merendine e bibite 2020 per Fioramonti, nuovo ministro Istruzione

Tassa merendine – Lorenzo Fioramonti è il nuovo ministro dell’Istruzione. Presso lo stesso ministero, nell’esecutivo uscente, ha rivestito la carica di viceministro. Il deputato dei 5 Stelle, già assistente parlamentare di Antonio Di Pietro a fine anni ’90, conosce dunque già la materia e l’ambito del quale dovrà occuparsi nel Governo Conte bis.

Tassa merendine e bibite 2020 per Fioramonti, il ministro chiede “investimenti subito”

In una intervista dello scorso 2 settembre 2019, del Corriere della Sera, affronta una serie di punti ed indica delle priorità. Fioramonti ritiene indispensabile lo stanziamento di fondi per l’istruzione. “Ci vogliono investimenti subito, nella legge di Bilancio: due miliardi per la scuola e uno almeno per l’università. Lo dico da ora: se non ci saranno, mi dimetto”. Per il ministro “non c’è tempo da perdere, per cambiare servono fondi, siamo uno dei Paesi europei che spende di meno per la scuola. Non possiamo continuare ad avere ricercatori precari di 45 anni, o professori non di ruolo che cambiano ogni due mesi. Ci vuole prospettiva e continuità”.

Tassa merendine e bibite 2020 per Fioramonti e l’idea delle tasse di scopo

A domanda su dove recuperare i fondi necessari il nuovo numero uno del Miur risponde: “Non voglio togliere soldi a nessuno. Vorrei delle tasse di scopo: per esempio sulle bibite gasate e sulle merendine o tasse sui voli aerei che inquinano. L’idea è: faccio un’attività che inquina (volare), ho un sistema di alimentazione sbagliato? Metto una piccola tassa e con questa finanzio attività utili, la scuola e stili di vita sani”.

Cosa dice il programma del nuovo governo a proposito di scuola?

Tassa merendine – Uno dei 26 punti del programma tocca il tema della scuola. Infatti al punto n. 19 si legge:Occorre tutelare i beni comuni, come la scuola, l’acqua pubblica, la sanità. Anche le nostre infrastrutture sono beni pubblici ed è per questo che occorre avviare la revisione delle concessioni autostradali”.

Di ricerca invece si parla al punto 7 che recita “occorre potenziare il sistema della ricerca, favorendo un più intenso coordinamento tra centri universitari ed enti di ricerca, nel segno della internazionalizzazione”.

Il ministro ha salutato con entusiasmo il nuovo prestigioso incarico. “Per me – dice Fioramonti nel suo esordio da ministro – è un grande piacere tornare in questo Ministero che ormai è la mia casa. Non avrei accettato nessun altro incarico in questo Governo, perché sono convinto che è qui che noi cambiamo l’Italia, occupandoci di Scuola, Università e Ricerca”. Così il neo Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti, che oggi, nel giorno del suo insediamento, ha voluto incontrare il personale del MIUR nel Salone dei Ministri per augurare a tutti un “buon lavoro” e condividere con i dipendenti lo spirito della sua azione politica. 

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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