Bolletta gas e PDR errato, quando va pagata e come modificare

Pubblicato il 11 Settembre 2019 alle 19:09 Autore: Giuseppe Spadaro

Bolletta gas, alcuni episodi legati al PDR errato ovvero il punto di riconsegna che identifica univocamente l’utenza gas.

Bolletta gas e PDR errato, quando va pagata e come modificare

Bolletta gas: per molti consumatori essa rapppresenta fonte di molti grattacapi e ad incidere non c’è solo la questione legata alle forniture ma anche aspetti formali che precedono la fornitura dei servizi. Molte volte tali problemi possono essere associati al cosiddetto PDR ovvero il punto di riconsegna che identifica univocamente l’utenza gas.

Bolletta gas, il caso col PDR sbagliato

Tramite il portale ilsalvagente.it l’esperta Valentina Masciari, responsabile Utenze di Konsumer Italia ha risposto al quesito di un utente che ha chiesto lumi circa il pagamento di un contatore gas attivato per errore. L’attivazione avvenuta tramite telefono ha causato l’attivazione di una utenza con “pdr sbagliato”. Alla chiusura del conto è stato richiesto all’utente, tramite bolletta, un corrispettivo di 80 euro per le attivazioni e l’addebito di una bolletta di 40 euro con nessun consumo di gas.

Quali suggerimenti

Secondo la risposta pubblicata dal sito, nel caso descritto, c’è una responsabilità da parte della società di vendita che doveva attivare il contratto. “Sostanzialmente – si legge sul sito – quindi, c’è la colpa del fornitore nella questione esposta, quindi sarebbe opportuno che si considerasse questo aspetto al fine della composizione della diatriba così da non addebitare invece, l’intera colpa sul cliente, che, in sostanza, ha seguito le indicazioni del Servizio Clienti”.

Inoltre – a proposito di questo tipo di controversie – si specifica che “è sempre necessario, però, mettere su carta la problematica e contestare le fatture con gli addebiti, esponendo i fatti che hanno portato a questo, perché parlando con i vari operatori si continueranno ad avere risposte discordanti. Purtroppo, siamo sempre al solito concetto: quello della corsa al contratto, e pur di fare una nuova attivazione, non si seguono le semplici regole del buon senso e della correttezza”.

Casi non isolati

Bolletta gas – Casi, come quello descritto, non sono affatto isolati. Un altro episodio riportato in rete e pubblicato su altroconsumo.it riferisce delle difficoltà di un utente al cambio di gestore nella fornitura del gas.

Nell’ennesimo episodio descritto – questa volta su sosonline.aduc.it – l’utente lamenta una questione simile. “Per la seconda volta cerco di passare ad altro gestore gas, ma entrambe le volte il passaggio non si è concretizzato a causa del Pdr, il quale a detta della mia attuale società fornitrice, risulterebbe errato”.

Il consiglio che ci sentiamo di dare è di verificare sempre la correttezza del PDR per evitare di evitare in spiacevoli sorprese anche a distanza di anni dall’attivazione della fornitura o nel momento in cui si decide di cambiare il fornitore.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
Tutti gli articoli di Giuseppe Spadaro →