Mario Monti a Conte: “nel 2011 sostenuto da Meloni e Giorgetti”

Pubblicato il 12 Settembre 2019 alle 10:12 Autore: Alessandro Faggiano

Mario Monti a Conte, su fiducia in Senato: “se dovessi essere coerente con me stesso voterei a favore. Su Europa e economia sono stupefatto e soddisfatto”

Mario Monti a Conte: "nel 2011 sostenuto da futuri esponenti FDI e Giorgetti"
Mario Monti a Conte: “nel 2011 sostenuto da Meloni e Giorgetti”

Il Conte bis ha ricevuto l’ok definitivo da parte del Parlamento. Dopo la seduta alla Camera di lunedì 9 settembre, mancava solo l’ok dei senatori. A palazzo Madama, la maggioranza era decisamente più incerta. Alla fine, però, i numeri sono stati anche migliori del previsto. Il governo giallorosso ha incassato la fiducia di 169 rappresentanti dell’aula – tra cui Mario Monti – ponendo definitivamente fine alla crisi di governo innescata l’8 agosto e aperta ufficialmente il 20 dello stesso mese (con le dimissioni del premier Conte e la fine dell’esperienza dell’esecutivo gialloverde).

Monti: “su Europa ed economia sono stupefatto e soddisfatto”

Per il voto di fiducia al Senato, Conte ha dovuto affrontare la dura opposizione della Lega. Salvini ha rinominato il primo ministro “Conte-Monti” per richiamare al “golpe” effettuato dall’Unione Europea e dall’asse franco-tedesco. Lo stesso senatore Mario Monti ha preso la parola e ha affrontato, in tono forse ironico, le “accuse” rivolte da Salvini al presidente Conte e allo stesso ex rettore della Bocconi di Milano.

Il senatore a vita Mario Monti ha, alla fine, dato la fiducia al neonato governo Conte bis. Monti afferma che “sul piano della coerenza, io dichiaro di trovarmi oggi in imbarazzo nell’esprimermi sul suo nuovo governo. Devo essere coerente con me stesso o osservare la coerenza altrui? Se dovessi essere coerente con me stesso voterei a favore. Su Europa e economia sono stupefatto e soddisfatto, perché sono quelle linee che ho sempre difeso: tanto da quel banco come da questo. Se dovessi, invece, esprimermi in base alla coerenza osservata, non potrei che votare contro: questa maggioranza e questo governo sono il risultato di un tasso di trasformismo senza precedenti da parte di ciascuno dei due partiti della maggioranza.”

Mario Monti chiede a Giuseppe Conte di ascoltare le opposizioni

“Mi permetto di suggerirle, signor Presidente, nel governare guardi anche alle idee dell’opposizione. Oggi le opposizioni includono partiti che seppero offrire contributi rilevanti alla grande coalizione che si fece carico di evitare il dissesto dell’Italia: sia che ne facessero parte – ricordo la grande responsabilità del Popolo della Libertà di Silvio Berlusconi, e per un intero anno da esponenti che poi fondarono Fratelli d’Italia. E in certi momenti, persino chi non ne faceva parte, come l’onorevole Giorgetti più di ogni altro e come presidente della commissione Bilancio, fece un gran lavoro sulla legge costituzionale che introdusse il pareggio di bilancio. Mi permetto quindi di dire, che queste opposizioni sono più vicine alle esigenze delle imprese, della produttività, delle infrastrutture, di quanto non lo siano mediamente le componenti del governo. Quindi, cerchi di ascoltarle.”

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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