Obbligo POS 2020: multa ai commercianti che rifiutano. L’importo

Pubblicato il 17 Ottobre 2019 alle 14:08 Autore: Claudio Garau

Obbligo POS 2020: quali sono le novità contenute nel decreto fiscale, a quanto ammonta la multa e chi potrebbe pagarla. Chi effettuerà i controlli?

Obbligo POS 2020 multa ai commercianti che rifiutano. L'importo
Obbligo POS 2020: multa ai commercianti che rifiutano. L’importo

È notizia di questi giorni l’introduzione di una sanzione pecuniaria nei confronti dei commercianti e negozianti che rifiutano il pagamento elettronico da parte dei clienti. La multa in oggetto si aggiunge alla previsione dell’obbligo di accettazione del pagamento con carta di credito o bancomat, ed è prevista come punto chiave del decreto fiscale collegato alla legge di bilancio 2020. Vediamo più da vicino in che cosa consiste l’obbligo pos e a quanto ammonta la sanzione per la violazione.

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Obbligo pos e multa: ecco le cifre

Il POS è un sistema che consente di tracciare i pagamenti e quindi di contrastare con efficacia l’evasione fiscale in Italia. Tale sigla è di origine anglosassone e significa “Point of sale”, in italiano “punto di vendita”; essa fa riferimento all’utilizzo di un terminale di pagamento ovvero un dispositivo elettronico che permette di pagare l’acquisto di un bene attraverso moneta elettronica, o carte di credito, di debito o prepagate.

La novità è che ora non sussiste più il solo obbligo POS, ovvero di conformarsi ed accettare il pagamento con dispositivo POS; il commerciante non dovrà, infatti, rifiutarsi di accettare il pagamento effettuato senza denaro contante, altrimenti scatterà la multa. Il decreto fiscale è perentorio: in caso di rifiuto, scatta una sanzione di 30 euro più il 4% del valore della transazione per la quale sia stato rifiutato il pagamento elettronico.

È chiaro che l’obbligo POS vale per ogni pagamento effettuato presso l’attività commerciale, pertanto se nel corso della giornata lavorativa, un negoziante nega a tutti i suoi clienti il pagamento elettronico, potrà trovarsi di fronte ad una somma di multe il cui valore sarà inequivocabilmente molto alto. In altre parole, tale decreto fiscale introduce un insieme di norme che incentivano ogni commerciante e libero professionista a comportarsi secondo correttezza e buona fede nei rapporti con i propri clienti.

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A chi è rivolto e chi effettua i controlli?

L’obbligo POS è rivolto a tutti i commercianti e liberi professionisti che vendono beni e/o servizi (bar, ristoranti, negozi, studi professionali ecc.). In particolare, per quanto riguarda i liberi professionisti, tale obbligo varrebbe per coloro che hanno un rapporto diretto con i clienti dello studio; sarebbero infatti esclusi i professionisti che lavorano in studi associati, senza contatto diretto con coloro che richiedono le prestazioni dello studio stesso.

Per quanto riguarda i controlli, sarà il cliente a dover denunciare al Prefetto la violazione dell’obbligo POS e saranno gli ufficiali e gli agenti della polizia giudiziaria, i soggetti demandati ad effettuare accertamenti e controlli.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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