Conto corrente professionisti obbligatorio: governo annulla provvedimento?

Pubblicato il 18 Ottobre 2019 alle 13:43 Autore: Guglielmo Sano

Conto corrente dedicato esclusivamente all’attività professionale o di impresa anche per le “piccole” Partite Iva? Il governo prepara il dietrofront

Schermo di un computer
Conto corrente professionisti obbligatorio: governo annulla provvedimento?

Tra le novità contenute nel decreto fiscale collegato alla prossima Legge di Bilancio potrebbe esserci anche l’obbligo di avere un conto corrente esclusivamente dedicato all’attività lavorativa per “piccole” Partite Iva. Stando alle ultime dichiarazioni del titolare del MEF Gualtieri, però, il governo starebbe valutando un dietrofront sulla misura.

Conto corrente dedicato all’attività obbligatorio?

In questo momento, solo le società di capitali, le società tra professionisti, le società di persone e le ditte individuali in contabilità ordinaria con un fatturato superiore ai 400mila euro sono obbligati ad avere un conto corrente o più conti correnti dedicati esclusivamente all’attività lavorativa. Adesso, anche per le “piccole” Partite Iva potrebbe entrare in vigore la stessa disposizione.

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Queste ultime, in pratica, dovrebbero aprire un conto bancario o postale sul quale far convergere le somme dovute ed effettuare le spese relative all’esercizio della propria attività. Ciò a prescindere dal regime fiscale adottato. Quindi dovrebbero adeguarsi anche i contribuenti che usufruiscono del regime di tassazione agevolata. Tuttavia, sarebbe prevista un’esenzione nella fase di start-up: in breve, l’obbligo di aprire un conto corrente dedicato a ricavi e spese non varrebbe nel primo anno dall’inizio dell’attività professionale o di impresa.

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Il governo valuta il dietrofront sulla misura

In realtà, l’obbligo di aprire un conto corrente esclusivamente dedicato all’attività lavorativa anche per le “piccole” Partite Iva non è una novità assoluta nel panorama del sistema fiscale italiano. Infatti, già nel 2006, il decreto Bersani aveva imposto a tutte le Partite Iva, quindi anche ad imprese e professionisti “minori”, di aprire un conto corrente dedicato esclusivamente all’esercizio della propria attività lavorativa. D’altra parte, appena due anni dopo, nel 2008, l’obbligo era stato abrogato.

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La misura è tornata in auge in ottica anti-evasione: stando a quanto riportato nella bozza di decreto fiscale, il conto corrente dedicato avrebbe un “effetto deterrente” in quanto contribuirebbe “a rendere più chiaro il collegamento tra i proventi dell’attività professionale e i conseguenti flussi di cassa”. Detto ciò, in un’intervista rilasciata in queste ore al Sole 24 Ore, il ministro dell’Economia Gualtieri potrebbe non trovare attuazione in seguito a un serrato confronto tra le forze della maggioranza sulla modalità di contrasto dell’evasione fiscale.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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