Reddito di cittadinanza: decreto progetti utili firmato dalla Catalfo

Pubblicato il 23 Ottobre 2019 alle 19:24 Autore: Giuseppe Spadaro

Passo in avanti per il reddito di cittadinanza. Il Ministro Catalfo ha firmato il decreto che definisce l’attivazione dei lavori di pubblica utilità.

Reddito di cittadinanza: decreto progetti utili firmato dalla Catalfo

Passo dopo passo (qui un nostro articolo sulle piattaforme telematiche previste per la gestione dei percorsi di reinserimento lavorativo o di inclusione sociale) entra sempre più nel vivo il percorso attuativo del reddito di cittadinanza in tutte le sue fasi.

Reddito di cittadinanza, le ultime novità

Il ministro del Lavoro in carica Nunzia Catalfo ha fatto sapere, in data 22 ottobre 2019, di aver firmato “il Decreto ministeriale, concertato con i Comuni, che definisce l’attivazione dei lavori di pubblica utilità che i beneficiari di Reddito di cittadinanza dovranno effettuare presso il Comune di residenza”.

Secondo quanto dichiarato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, nominata in quota Movimento 5 Stelle, la firma del decreto Progetti Utili alla Comunità (PUC) per i percettori Reddito di cittadinanza “è un atto importante nel percorso di costruzione di un moderno sistema di welfare state che rinsalda il patto tra Stato e cittadino”.

Ambiti di applicazione

In cosa consiste il passo in avanti relativo al reddito di cittadinanza?

Si tratta – ha detto il Ministro – di un “atto con cui i Comuni interessati avranno la possibilità di avviare la progettazione e definire le attività che i beneficiari del Reddito andranno a svolgere.Il Comune è il titolare dei Progetti Utili alla Comunità e può avvalersi della collaborazione di enti del Terzo Settore o di altri enti pubblici”.

I PUC possono essere svolti in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, contribuendo alla costruzione di una comunità migliore.

Non è tutto. Il decreto delinea i confini delle attività che possono essere realizzate: i percettori di Rdc, infatti, non possono svolgere attività in sostituzione di personale dipendente dall’ente pubblico proponente o dall’ente gestore nel caso di esternalizzazione di servizi o dal soggetto del privato sociale; non possono altresì ricoprire ruoli o posizioni nell’organizzazione del soggetto proponente il progetto e non possono sostituire lavoratori assenti a causa di malattia, congedi parentali, ferie e altri istituti, né possono essere utilizzati per sopperire a temporanee esigenze di organico in determinati periodi di particolare intensità di lavoro.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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