Sanzioni Isee 2019: importo e chi deve pagare per i dati falsi

Pubblicato il 24 Novembre 2019 alle 11:00 Autore: Claudio Garau

Sanzioni Isee 2019: quando scattano le multe da parte del Fisco ai danni dei contribuenti? Chi viene colpito? A quanto ammontano?

Sanzioni Isee 2019 importo e chi deve pagare per i dati falsi
Sanzioni Isee 2019: importo e chi deve pagare per i dati falsi

L’esatta compilazione dell’Isee e pertanto della correlata dichiarazione sostitutiva unica (DSU), sono fondamentali per evitare brutte sorprese, ovvero multe e sanzioni Isee da parte del Fisco. E ciò non soltanto laddove vi sia una condotta volontariamente mirata a dichiarare cifre non corrispondenti a quelle effettive, per frodare lo Stato, ma anche per semplici sviste o disattenzioni, che portano a compilare erroneamente la dichiarazione. Vediamo allora più da vicino le sanzioni Isee e chi deve, di fatto, pagare per i dati falsi.

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Sanzioni Isee: il contesto di riferimento e il sito INPS sull’Isee

Come accennato, anche per l’Isee, come per la dichiarazione dei redditi o come per i casi di pagamento (di fatto non avvenuto) di qualche tributo, possono scattare le sanzioni, di tipo pecuniario ed a carico quindi del poco attento contribuente. Le multe – in queste circostanze – non sono lievi, anche in considerazione del fatto che parte dei dati della citata DSU, che serve all’INPS per consentire le agevolazioni sanitarie e socioassistenziali, sono basate sull’autocertificazione, che di per sé implica una vera e propria assunzione di responsabilità da parte del dichiarante.

Insomma all’errore conseguono sempre sanzioni Isee, dato che il Fisco non è tenuto a scusare il contribuente poco accorto nell’indicare i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali del nucleo familiare, che vorrebbe ottenere prestazioni sociali agevolate. Tipico è il caso dello sbaglio ad indicare l’esatto ammontare del reddito o del patrimonio di cui si dispone, errore talvolta determinante ad ottenere una agevolazione, cui invece non si avrebbe diritto.

Prima di “avventurarsi” in dichiarazioni a rischio di errore e sanzioni Isee, meglio allora fare riferimento a quanto indicato sul tema, nell‘apposito sito INPS, in cui è trattata la compilazione DSU e la richiesta Isee. Attraverso la consultazione di questa guida web, sarà possibile compilare quanto richiesto senza incappare in qualche errore.

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Chi è sanzionato? quali sono le sanzioni?

È chiaro che il soggetto sanzionato è, potenzialmente, qualsiasi contribuente che – per accedere a prestazioni sociali agevolate – effettua la compilazione della DSU con un correlato Isee, che però reca un indicatore della situazione economica non corrispondente alla realtà.

Dicevamo che le sanzioni Isee pecuniarie non sono affatto di poco conto, ed è proprio così. È meglio insomma essere in regola con questi dati, in quanto il Fisco periodicamente svolge dei controlli a campione, che servono appunto ad individuare i possibili contribuenti trasgressori. Sia che si tratti di dato inesatto voluto, sia che si tratti di errore o svista, le multe sono alte, oscillando da un minimo di a 5.164 euro ad un massimo di 25.822 euro.

Come si può notare, c’è una notevole differenza tra i valori minimo e massimo: in effetti il legislatore stabilisce le sanzioni Isee, di volta in volta applicabili, facendo riferimento alla differenza tra l’importo che si doveva versare rispetto a quello che, in concreto, è stato versato. In altre parole, più la differenza è elevata, maggiore sarà l’importo della multa da pagare.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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