Bollo auto 2020: novità pagamento nel decreto fiscale. Cosa cambia

Pubblicato il 6 Dicembre 2019 alle 09:26 Autore: Daniele Sforza

Ci sono novità sul bollo auto 2020, in particolare in merito al pagamento. Ecco cosa cambia per via di un emendamento al decreto fiscale.

automobile giocattolo
Bollo auto 2020: novità pagamento nel decreto fiscale. Cosa cambia

La pioggia di emendamenti precipitata sul decreto fiscale ha coinvolto anche il bollo auto 2020. Ci sono novità importanti per quanto riguarda l’imposta sull’auto da pagare ogni anno, sebbene la novità non è altro che una diretta evoluzione di quanto già accaduto lungo l’anno che sta per volgere al termine. Ecco cosa cambia a partire dal prossimo anno.

Pagamento bollo auto 2020: le novità principali

Cosa cambia sul fronte del pagamento del bollo auto 2020? In base a un emendamento al decreto fiscale presentato da tre deputati leghisti, tra cui l’ex viceministro dell’Economia e delle Finanze Massimo Garavaglia, a partire dal 1° gennaio 2020 il bollo auto potrà essere pagato solo ed esclusivamente tramite il sistema PagoPA. Cosa significa in sintesi? Semplicemente che non ci si potrà più recare presso le agenzie di pratiche auto per mettersi in regola con il bollo auto, ma occorrerà utilizzare il sistema di gestione dei pagamenti elettronici.

Ovvero, si potrà pagare l’imposta direttamente tramite il sito e l’applicazione dell’ente, oppure presso le banche e gli sportelli ATM abilitati, o ancora tramite l’home banking del PSP, o presso gli uffici postali. Infine, ci si potrà recare anche presso i punti vendita Sisal, Lottomatica e Banca5.

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Come ricorda Il Sole 24 Ore, invero, già a partire da quest’anno “nella maggior parte dei casi era così”, ma adesso “si chiude il canale che le agenzie di pratiche auto conservavano tuttora per i pagamenti su veicoli intestati a residenti in altre regioni, inizialmente esclusi da PagoPA”.

Gestione dati bollo al PRA dell’ACI

Altra novità riguarda i dati del bollo auto, che tornano di gestione all’ACI tramite il Pubblico Registro Automobilistico. Come si legge nel relativo emendamento questi dati “sono resi disponibili all’Agenzia delle Entrate, alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano, le quali provvedono a far confluire in modo simultaneo e sistematico i dati dei propri archivi delle tasse automobilistiche nel citato sistema informativo”. Lo scopo è quello di creare un registro digitale che consenta di individuare i pagamenti del bollo auto e di conseguenza anche le relative evasioni.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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