Pensioni ultima ora: conguaglio gennaio 2020, cosa potrebbe accadere

Pubblicato il 12 Dicembre 2019 alle 16:59 Autore: Giuseppe Spadaro

Pensioni ultima ora: il governo potrebbe introdurre alcune modifiche i cui effetti avrebbero una conseguenza negli importi degli assegni nel nuovo anno.

Pensioni ultima ora: conguaglio gennaio 2020, cosa potrebbe accadere

Pensioni ultima ora: il governo si trova a fare i conti con le necessità di bilancio da una parte e con le richieste che arrivano dai vari fronti sociali. Tra questi c’è certamente la rivendicazione dei sindacati che reclama maggiore considerazione per i pensionati. Uno dei temi caldi è quello relativo al blocco della rivalutazione pensioni.

La rivalutazione, come vedremo, è completa fino solo per i pensionati fino a una certa soglia di reddito da pensione, mentre per gli importi più alti il governo ha approvato, già dallo scorso anno, il blocco. In sostanza la rivalutazione è determinata in base all’indice Istat: si tratta di una perequazione automatica dell’importo dell’assegno pensionistico rapportato all’inflazione. Vediamo di seguito le percentuali ed i vari scaglioni.

Pensioni ultima ora, scaglioni rivalutazioni

Uno degli aspetti che riguarda coloro che percepiscono l’assegno pensionistico è dunque il tema delle rivalutazioni. Il governo Conte I ha previsto le seguenti percentuali di rivalutazione che saranno in vigore anche nel 2020.

Rivalutazione piena per coloro che percepiscono assegni pari o inferiori a 3 volte il minimo.

  • Assegni tra 3 e 4 volte il minimo: rivalutazione del 97%;
  • Tra 4 e 5 volte il minimo: 77%;
  • Tra 5 e 6 volte il minimo: 52%;
  • Tra 6 e 8 volte il minimo: 47%;
  • Tra 8 e 9 volte il minimo: 45%;
  • Oltre 9 volte il minimo: 40%.

Cosa potrebbe cambiare

Pensioni ultima ora – Il tema è tornato di grande attualità nel dibattito previdenziale perché il governo in carica potrebbe introdurre alcune modifiche. Secondo le indiscrezioni gli assegni il cui importo è tra 3 e 4 volte il minimo potrebbe passare da una rivalutazione del 97% ad una rivalutazione del 100%. È opportuno specificare che si tratta per singolo pensionato ed in termini assoluti di cifre che ruotano intorno ai pochi euro. Se le voci fossero confermate l’Inps non riuscirebbe comunque ad applicare l’eventuale nuova percentuale già dalla pensione di gennaio 2020 e dunque si vedrebbe costretta a recuperare il recepimento delle nuove regole nei mesi successivi. In ogni caso continueremo ad aggiornarvi sui possibili sviluppi in modo da conoscere con certezza l’esito delle trattative e le conseguenze concrete in termini di cifre degli assegni previdenziali.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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