Matteo Salvini: “tavolo di 5 punti e poi al voto”. Scontro con Meloni

Pubblicato il 17 Dicembre 2019 alle 14:34 Autore: Alessandro Faggiano

Matteo Salvini: “tavolo di 5 punti e poi al voto”. Scontro con Meloni: non si possano trovare convergenze importanti su temi centrali con PD e M5S”

Matteo Salvini: “tavolo di 5 punti e poi al voto”. Scontro con Meloni

Il leader dell’opposizione Matteo Salvini rilancia nuovamente l’idea di un tavolo allargato che tratti dei temi più urgenti per il Paese. Rinominato come “comitato di salvezza nazionale”, il leader del carroccio ha teso la mano a tutte le forze politiche, economiche e sociali del Paese per discutere immediatamente di cinque punti di estrema attualità: risparmio, infrastrutture, burocrazia, politiche di crescita e tutela della salute.

Tra i punti concreti enunciati con maggior frequenza da Matteo Salvini troviamo la crisi della Popolare di Bari, la difficile situazione dell’ILVA (e la relativa tensione con Arcelor-Mittal), la crisi dei territori colpiti dal maltempo e, infine, il rebus – ormai sul punto di essere risolto – dell’imposizione fiscale per il 2020.

Salvini lancia la proposta: “5 punti e poi al voto”

L’idea del comitato di salvezza nazionale è stata lanciata a margine del “no tax day” a Milano e utilizzando la crisi della Popolare di Bari come elemento d’aggancio per la creazione del tavolo allargato. Salvini aveva assicurato che “se cade la banca Popolare di Bari cade la Puglia e se cade la Puglia cade l’Italia”. Dopo il lancio della proposta, Salvini ha parlato dei contenuti da cui partire: “una riforma della giustizia con tempi certi, un grande piano di messa in sicurezza dell’ambiente, delle scuole e del territorio e, infine, approvare una legge elettorale condivisa per tornare al voto“.

Il comitato di salvezza nazionale non piace agli alleati del centrodestra

La Meloni è stata critica con la proposta avanzata dal leader del centrodestra, credendo che “non si possano trovare convergenze importanti su temi centrali come le infrastrutture e il risparmio con il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle”. La leader di Fratelli d’Italia non sembra pertanto propensa a sedersi a un tavolo con le forze che sostengono l’attuale esecutivo.

Anche i forzisti non sembrano gradire più di tanto la proposta dell’ex ministro dell’Interno. Maurizio Gasparri ci scherza su, dicendo che se siederanno con le opposizioni a un tavolo sarà al massimo per una tombola di Natale e che, qualora la facessero sul serio, “vincerà Giuseppe Conte, quello vince sempre tutto.”

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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